L'Italia continua a tremare e l'ultimo evento sismico ha interessato il Centro, precisamente il Lazio. Stiamo parlando di una scossa di Terremoto di magnitudo 3.2, avvenuta a circa quattro chilometri a ovest del Comune di Gallicano nel Lazio, cittadina appartenente alla città metropolitana di Roma.

La scossa è stata avvertita cinquantadue minuti dopo la mezzanotte di oggi e i sismografi l'hanno registrata a circa dieci chilometri di profondità. Vista la vicinanza, il terremoto è stato avvertito anche nella Capitale, soprattutto nella zona est, e nella zona dei Castelli Romani.

Grande la paura tra gli abitanti del luogo, ma fortunatamente non ci sono stati danni alle cose e alle persone.

L'evento sismico si è poi ripetuto intorno alle 4 del mattino, in questo caso con magnitudo 1.3. La zona est di Roma, da circa due mesi, subisce periodicamente degli eventi sismici. Una scossa è stata avvertita il 6 novembre nella provincia di Rieti (di magnitudo 3.4) e l'altra è avvenuta il 4 dicembre al confine tra il Lazio e l'Abruzzo.

Continua l'attività sismica intorno all'Etna

Nel mentre, durante la notte, è proseguita l'attività sismica in Sicilia, a causa dell'eruzione dell'Etna avvenuta in questi giorni. Nelle ultime ore si sono registrate altre due scosse. La prima di magnitudo 2.9 è stata avvertita alle 00.36 a sei chilometri a Nord-Est del Comune di Adrano (Catania); mentre la seconda è avvenuta alle 04.12, anche questa di magnitudo 2.9, e ha avuto come epicentro la città di Ragalna (Catania), a circa dodici chilometri a Nord del capoluogo.

La situazione degli sfollati alle pendici del vulcano siciliano

La scossa di magnitudo 4.8 verificatasi il giorno di Santo Stefano alle pendici dell'Etna (con epicentro nella cittadina di Viagrande, in provincia di Catania), ha causato non pochi danni alla popolazione catanese. Al momento, secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, gli sfollati sono 784; di questi circa l'80% viene attualmente ospitato nelle strutture alberghiere della zona, mentre il restante 20% ha trovato una sistemazione autonomamente.

La Protezione Civile si sta occupando anche delle richieste di sopralluogo (quasi quattromila), sopraggiunte in questi giorni, per quanto riguarda le abitazioni private . Al momento è stato soddisfatto il 12% delle richieste e, tra le case controllate, circa il 3% è risultato inagibile. Per quanto riguarda gli edifici pubblici, invece, risultano inagibili dodici chiese e due scuole.