Un mamma è 'costretta' a portare in spalla su e giù per le scale il figlio, impossibilitato a camminare per via della propria disabilità. Il piccolo Reece Rogerson, che vive nel North Lanarkshire, in Scozia, è affetto infatti da paralisi cerebrale, oltre a soffrire anche di una particolare carenza di idrocortisone, situazione che non gli consente di vivere come tutti i suoi coetanei. Nonostante le varie problematiche, il Comune nel quale vive non gli ha mai concesso il contributo economico necessario per rendere la sua abitazione consona ed accessibile ai disabili.
Scozia: nessun aiuto per la famiglia di Reece
Nel dettaglio, cosi come si legge su Fanpage.it, Gary e Mary Rogerson - i genitori del piccolo - hanno in più occasioni fatto presente che il loro caro necessita di assistenza 24 ore su 24, oltre ad aver bisogno di una sedia a rotelle per poter spostarsi.
Ovviamente, per salire da un piano all'altro, servirebbe un qualcosa che faccia da sostegno alla carrozzina, come ad esempio un'ascensore da scala per disabili, un montascale per intenderci. La famiglia Rogerson però non può permettersi tale esborso per l'installazione del supporto, ed è quindi costretta a portare su e giù per due rampe Reece, che pesa circa 50 chilogrammi.
E' mamma Mary, una donna di 53 anni, a portare ogni giorno sulle spalle il piccolo in modo da fargli raggiungere la porta della propria abitazione, davanti la quale trova poi la sedia a rotelle per muoversi in casa.
Tante fatiche giornaliere, aspettando che il Comune decida di assegnargli una cifra che consenta loro di poter garantire a Reece di spostarsi senza dover costringere la madre a portarlo sulle spalle.
La richiesta della famiglia Rogerson
Qualche giorno fa, la madre e la sorella hanno voluto 'denunciare' l'accaduto sui social, mostrando un video della donna che porta sulle spalle il piccolo su per le scale, con la speranza che qualcuno possa interessarsi della loro vicenda.
Nel frattempo, il Comune si sarebbe prodigato di offrire circa £ 6000 per dei lavori, una cifra ritenuta però non sufficiente per consentire la ristrutturazione completa dell'edificio, ovviamente per adattarlo allo stato di salute del piccolo.
Stando a quanto riportano le fonti locali, pare che la famiglia abbia speso 20.000 sterline per apportare alcune modifiche all'abitazione, ovviamente tutte di tasca loro.
Mary e l'altra figlia sui social hanno però precisato: "Il Comune deve trovarci una casa adatta, oppure pagare i lavori per adattare quella nella quale viviamo". Di contro, l'amministrazione comunale ha fatto sapere che verrà studiata e poi applicata una soluziona a lungo termine, che possa facilitare la vita di Reece e della sua famiglia, che spera che le cose vadano per il meglio.