Tanto rumore per nulla. Le ossa scoperte per caso lo scorso 30 ottobre, durante i lavori di ristrutturazione in una dependance nella sede della Nunziatura Apostolica di Roma risalgono all’età imperiale, con una datazione che varia tra il 90 ed il 230 dopo Cristo. E pensare che quando furono rinvenute si pensò che potessero essere i resti di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le due giovani scomparse nel 1983 dalla Capitale. Ancora una volta non c'è stato nessun colpo di scena per due grandi misteri della storia italiana. I famigliari delle due ragazze avevano già perso le speranze lo scorso 22 novembre, quando la Procura di Roma aveva avvertito tutti che le analisi sulle spoglie, svolte dalla Polizia scientifica, avevano dimostrato con certezza che si trattava di individui di sesso maschile, morti prima del 1964.

La spiegazione dell’insolito ritrovamento

Nessuno comunque poteva immaginare che i resti fossero così antichi, decisamente antecedenti alla costruzione, nel 1920, di Villa Giorgina, l’edificio che ospita la sede italiana dell’Ambasciata del Vaticano. Eppure, nei giorni successivi alla scoperta, in molti avevano avanzato ipotesi su quei frammenti di ossa ritrovati sotto il pavimento dell’alloggio del custode.

Gli esperti ora spiegano come il terreno su cui sorge la villa si trovi in un’area che all’epoca era considerata all’esterno della città e che ospitava diverse sepolture, tra cui il Mausoleo di Licinio Peto e quelle dei suoi congiunti. Probabilmente durante la costruzione della residenza dell’industriale Isaia Levi, che prende il nome dalla figlia prematuramente scomparsa, Giogina, qualcuno deve avere ritrovato le ossa, decidendo di raggrupparle e di spostarle nel luogo in cui sono rimaste per circa un secolo.

Il mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi

A questo punto, dopo questo ennesimo abbaglio, è probabile che nei prossimi giorni la procura archivierà le indagini sul ritrovamento. Resta vivo il giallo sulla sorte di Emanuela Orlandi, figlia 15enne di un commesso della Prefettura della casa pontificia. Un’altra finta pista si va ad aggiungere alle tante che hanno caratterizzato questi 36 anni.

Sono davvero molte le tesi succedutesi nel tempo, senza mai trovare una piena conferma: dai collegamenti con la Banda della Magliana a quelli con i grandi scandali vaticani dell’epoca, come Ior e caso Calvi, fino alla pista della pedofilia. Anche Mirella Gregori aveva 15 anni quando scomparve misteriosamente qualche settimana prima di Emanuela: viste le diverse similitudini spesso i due casi sono stati messi in collegamento tra loro da giornalisti ed inquirenti.