Le operazioni per raggiungere il piccolo Julen, di due anni, da domenica intrappolato in un pozzo profondo 107 metri, sembrerebbero finalmente giunte al capitolo finale. I soccorsi, infatti, si stanno calando nel tunnel scavato per raggiungere il piccolo. Tra non molte ore, dunque, si saprà se il bambino è ancora in vita anche se le speranze non sono molte.

Il punto sulle operazioni di salvataggio

L’intervento per raggiungere il piccolo Julen dovrebbe dunque essere giunto al suo ultimo step: nel tardo pomeriggio di ieri, 24 gennaio, la prima coppia di minatori si è calata nel tunnel scavato dai soccorritori, finalmente ingabbiato dai tubi dopo i problemi tecnici dei giorni scorsi, per poter accedere direttamente al pozzo nel quale è imprigionato il piccolo.

I minatori dovranno compiere un delicato intervento, scavando a mano una galleria di qualche metro, circa 4, che consentirà di arrivare direttamente al punto nel quale si pensa che possa trovarsi Julen. Naturalmente tutti sperano fortemente che questa supposizione, basata sui detriti trovati a circa 70 metri di profondità, sia esatta, altrimenti sarebbe necessario continuare a scavare per trovare il piccino.

L’operazione degli 8 minatori dovrebbe durare diverse ore, durante le quali i soccorritori scenderanno a coppie grazie ad una gabbia di metallo e faranno dei turni di massimo 40 minuti a testa. Questa ultima fase è estremamente delicata in quanto i minatori si troveranno a lavorare in uno spazio molto angusto, con poca luce e poco ossigeno.

Nonostante questo tutti ripongono estrema fiducia nel team, in quanto altamente qualificato: il loro gruppo ha oltre 100 anni di esperienza in salvataggi difficili e in condizioni di scarsa visibilità.

La veglia di preghiera

La sorte del bambino precipitato nel pozzo durante una giornata in famiglia nei pressi di Malaga, ha suscitato grande commozione in tutto il mondo e in particolar modo in Spagna.

Nei pressi del budello di terra nel quale è intrappolato Julen, i cittadini sono accorsi per organizzare una veglia di preghiera e stare vicino alla sua famiglia. Sul posto sono anche stati esposti dei cartelli che recano la scritta "Julen, Dio è con te" . Anche sui social continuano a imperversare i messaggi di solidarietà e speranza dedicati allo sfortunato bimbo e sono in moltissimi a seguire disperatamente il susseguirsi degli eventi.

Dopo così tanti giorni passati nel pozzo, le speranze che il bambino possa essere ancora in vita sono ovviamente davvero pochissime, ma nonostante questo le preghiere non si arrestano. In molti vogliono lo stesso voler credere che il miracolo sia ancora possibile.