Il piccolo Julen Rosellò, precipitato domenica scorsa un pozzo mentre era in compagnia della sua famiglia, sta tenendo tutto il mondo col fiato sospeso, nella speranza di poterlo raggiungere e tirare fuori dal pozzo sano e salvo. Oggi gli scavi dovrebbero concludersi e il piccolo dovrebbe essere individuato.

Quasi ultimato il tunnel, inizia l'ultima parte del recupero

L'operazione per riportare Julen in superficie è molto complicata, come spiegato dai tecnici: in condizioni normali questo tipo di lavoro avrebbe richiesto mesi.

Per raggiungere il bambino è stata quindi scavato un tunnel parallelo al pozzo, dal quale viene creata una galleria orizzontale che lo collega direttamente col pozzo maledetto.

I soccorritori si trovano ora nel punto dal quale potranno iniziare a costruire la base per percorrere l'ultimo tratto che li separa da Julen.

A questo punto dovranno intervenire corpo di salvataggio dei minatori asturiani, che si caleranno con una speciale capsula, uguale a quella utilizzata per il salvataggio dei minatori cileni nel 2010, e scaveranno con le mani fino ad arrivare al bambino. Sembra quindi probabile che il piccino venga raggiunto nella giornata di oggi, anche se visti i precedenti problemi tecnici che hanno rallentato il recupero è giusto essere prudenti.

Tutto il mondo tende la mano al piccolo Julen

La storia dello sfortunato bimbo spagnolo di due anni ha fatto presto il giro del mondo, suscitando forti emozioni.

Tutti sperano ancora di poter rivedere il piccolo in vita anche perchè gli esperti hanno spiegato che in quelle condizioni vi è speranza di trovare un bambino ancora vivo fino a 10 giorni dopo la caduta, a seconda, ovviamente, delle condizioni fisiche e ambientali. Nessuno dunque vuole arrendersi, neanche i genitori del piccino, che hanno più volte dichiarato di essere convinti che a loro fianco, a proteggere Julen, c'è anche un piccolo angelo custode: Oliver, il primogenito della coppia, stroncato da un infarto improvviso a soli 3 anni.

I due genitori, Vicky e Josè, sono rimasti sempre accanto al pozzo, inizialmente addirittura dormendo vicino al buco. I due sono ovviamente seguiti da alcuni psicologi e possono contare sulla solidarietà di tutta la Spagna. Gli abitanti di Totalan, in particolare, stanno lasciando le loro case aperte, stanno accompagnando, cucinando e cercando di rendersi utili per come possono.