Colpo di scena nel giallo della Chinatown milanese. Lo scorso 19 marzo, Zhao Huipeng, 40 anni, è sparita nel nulla. Ma ora, nella sua casa di via Paolo Sarpi, gli investigatori hanno trovato alcune tracce di sangue (che non erano state rinvenute durante i precedenti sopralluoghi). La donna viveva con il fidanzato (anche lui, da qualche tempo, irrintracciabile), ma la denuncia di scomparsa è stata presentata dai parenti di Zhao, residenti a Shenyan, nella Cina nord-orientale.

Tanti dubbi, poche certezze

La scomparsa di Zhao Huipeng è un vero e proprio giallo con tanti dubbi e poche certezze.

Dal 18 marzo, dall'appartamento di Via Sarpi, infatti, è sparito tutto: mancano gli effetti personali, il computer, il telefono e i documenti della donna. Gli investigatori, però, hanno trovato alcune rilevanti tracce ematiche che non erano emerse durante una prima fare dell'indagine.

La donna, conviveva con il fidanzato (che si manteneva facendo consegne a domicilio), ma da qualche tempo, anche lui risulta irreperibile.

L'uomo, sentito dagli inquirenti aveva raccontato di aver litigato con Zhao il 14 marzo e che lei aveva fatto i bagagli e se n'era andata per la sua strada: lui non l'avrebbe più cercata e lei non si sarebbe fatta più sentire.

Zhao sembra sparita nel nulla, inghiottita dalla terra: di lei non ci sono tracce se non un messaggino inviato tramite l'applicazione WeChat ad una sorella che vive in Cina: "Credo di essere incinta.

Il mio ragazzo si arrabbierà". Qualche giorno più tardi, il 19, le avrebbe anche confidato di aver litigato con il fidanzato. Da lì in avanti, però, nessuno ha più avuto notizia della quarantenne: la donna non ha più risposto né alla sorella né ai genitori né a nessun altro.

Così, attraverso l’ambasciata italiana in Cina, è scattata la denuncia e sono partite le ricerche e le indagini.

Aiutateci a trovare Zhao

La famiglia Huipeng, attraverso il loro legale, l'avvocato Mauro Straini, alla luce delle nuove scoperte fatte chiede alle autorità italiane e alla comunità cinese in Italia di non dimenticare la loro Zhao.

La sorella della donna è convinta che le sia successo qualcosa di molto grave: "Non si sarebbe mai allontanata senza dire nulla: non è da lei.

Si sarebbe fatta viva". I parenti, inoltre, sostengono che non aveva motivo per interrompere i contatti con loro.

La 40enne era a Milano senza permesso di soggiorno e, a quanto risulta dalle indagini, non ha mai lasciato l'Italia: non sono stati infatti prenotati biglietti aerei a suo nome. Inoltre, se Zhao fosse ritornata in Cina i famigliari l'avrebbero sicuramente saputo.

Le indagini, che fino ad ora non hanno portato a nulla di concreto, stanno continuando a 360 gradi.