Riccardo Tacconi ancora non si trova. L'uomo, commercialista 58enne residente a Milano, ha fatto perdere le sue tracce 10 giorni fa - venerdì 4 gennaio - ad Alpe in fiore sul Nevegal, destinazione turistica alle porte di Belluno. Tacconi, che stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza con moglie e figlia è uscito per fare una corsa ed è sparito nel nulla. Da allora lo cercano senza sosta squadre di volontari e forze dell'ordine. Domani, lunedì 14 gennaio, ci sarà un incontro in Prefettura per fare il punto della situazione.

Le ricerche continuano senza sosta

Anche oggi decine e decine di volontari hanno affiancato, nella ricerca di Riccardo Tacconi, uomini del soccorso alpino, Vigili del fuoco, Carabinieri forestali, Sagf di Cortina e Auronzo e Protezione civile.

Le perlustrazioni, effettuate con l'ausilio di droni e cani molecolari, negli ultimi giorni, si sono concentrate nella zona di Quantin, allargando, così, il perimetro di indagine a zone ancora più distanti dall'abitazione del runner milanese.

Come precisato nel quotidiano aggiornamento del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto - CNSAS -, però, non si sono riscontrate novità rilevanti. Come già accaduto nelle scorse settimane, sono stati ritrovati alcuni oggetti che, però, non sembrerebbero appartenere al 58enne.

Per escludere la possibilità che Riccardo Tacconi possa essere scivolato in una gola, i tecnici del Gruppo Forre hanno anche ricontrollato i corsi d'acqua della Val Malvan e della Valle di San Mamante.

L'uomo, da tutti considerato runner esperto e prudente, però, sembra essere sparito nel nulla e, domani, le squadre di ricerca s'incontreranno in Prefettura per fare il punto della situazione e valutare tutte le informazioni raccolte fino ad ora; durante il vertice con ogni probabilità si deciderà se continuare le ricerche e in che modo.

Gli appelli di famigliari e autorità

Grazia Tacconi, moglie di Riccardo, e le loro tre figlie (Caterina, Gloria e Lorella) hanno lanciato, nei giorni scorsi, accorati appelli per chiedere aiuto e collaborazione. "Chi può partecipi alle operazioni di ricerca" aveva chiesto Caterina in un post rilanciato dalla pagina Facebook Amanti Alpe del Nevegal

Le forze dell'ordine, invece, hanno invitato i proprietari di seconde case (particolarmente diffuse nella zona del Nevegal) a controllare eventuali anomalie e visionare eventuali filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza.

"Riccardo può essere ovunque" ha sostenuto più volte la moglie (che, per mantenere alta l'attenzione sul caso, ha partecipato alla trasmissione Pomeriggio Cinque).

Anche il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, ha lanciato un appello; il primo cittadino, nel suo post, ha ribadito la vicinanza alla famiglia e ha ringraziato tutti coloro che stanno prendendo parte alle ricerche.