Leonardo Cenci, di Perugia, è deceduto a soli 46 anni, dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro il cancro che lo aveva colpito 6 anni fa. L'atleta era stato anche nominato nel febbraio 2017 Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella.

Leonardo Cenci e la sua storia

Leonardo Cenci è stato l'unico maratoneta italiano a correre ben due maratone di New York, nonostante la malattia. Quella di Leonardo è una storia di tenacia e coraggio e lo sport lo ha aiutato a combattere la dura malattia. Il corridore, infatti, aveva scoperto la malattia 6 anni fa e all'epoca i medici gli avevano dato solo pochi mesi di vita, ma lui aveva reagito con forza, dicendo determinato "Non se ne parla neanche, ho troppe cose da fare".

L'uomo è infatti riuscito a convivere con il terribile male che lo aveva colpito senza abbattersi e senza rinunciare al suo sogno di correre: Cenci ha corso la sua seconda maratona di New York nello scorso novembre, da malato, battendo il suo record personale di 4 ore e 6 minuti e ha dedicato questa sua grande impresa a tutti i malati di cancro. Oltre a lui, in passato, lo ha fatto solo Fred Lebow, co-fondatore della New York City Marathon, che ha corso nonostante il suo tumore al cervello.

Cenci era ricoverato dal 24 dicembre scorso ed è deceduto stamattina a Perugia.

Il saluto a Leonardo Cenci

Cenci ha anche fondato, nel 2013, la onlus "Avanti Tutta" , con lo scopo di promuovere lo sport come parte essenziale dei protocolli di terapia oncologica.

Il motto della sua associazione è "Combattere il cancro si può e si deve".

L'atleta si è raccontato in un libro intitolato "Vivi, ama, corri. Avanti tutta", pubblicato da Salani, nel quale si rivolge al suo cancro come un ospite non gradito, al quale ha detto "Io continuo a camminare, vedi un po’ se riesci a starmi dietro".

Un modo per raccontare al mondo che si può vivere e sognare anche col cancro e che i pazienti possono e devono vivere, senza abbattersi.

Oggi l'associazione lo ha salutato sui social, spiegando che Leonardo non ha sprecato neanche un minuto degli anni che la malattia gli ha lasciato da vivere, riuscendo così a realizzare tante sue aspirazioni e desideri.

L'associazione chiosa scrivendo : "Corri Leo in cielo, corri felice e veglia su chi, come noi, ti ha voluto sempre bene. Corri e ricordaci che dobbiamo sempre credere nei nostri sogni e nella forza dell’amore".