Dal presidio ospedaliero 'Santa Maria della Pietà' di Nola, già lo scorso anno al centro di scandali e polemiche per il paziente curato per terra, arriva una nuova possibile vicenda di malasanità campana. Sfortunato protagonista della storia è un anziano medico, ormai in pensione. Antonio Spiezia, 73 anni di età, giunge al nosocomio nolano per sottoporsi ad una coronografia. Durante le fasi di preparazione dell'esame clinico, però, il paziente, secondo le prime indiscrezioni del caso, sarebbe caduto dal lettino, per cause ancora in corso di accertamento, e avrebbe urtato violentemente la testa al suolo.

Lo stato di salute del paziente

Ora l'ex medico si trova nel reparto di terapia intensiva e rianimazione, lottando tra la vita e la morte a causa di una grave emorragia celebrare, riportata in seguito alla caduta. Incidente? Fatalità? Distrazione o errore umano che potrebbe costargli la vita? Ad accertarlo saranno i magistrati della Procura della Repubblica presso il tribunale di Nola che sulla vicenda hanno aperto un fascicolo di inchiesta e dato inizio alle indagini, demandate alla compagnia dei militari dell'arma dei carabinieri di Nola.

La denuncia

A rendere nota l'incredibile vicenda è stata la testata online è juorno.it che raccoglie la denuncia di Nicola Spiezia, figlio di Antonio e anch’egli medico.

Parenti e familiari dell'anziano dottore, affetto tra l'altro dal morbo di Parkinson, hanno denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine per appurare eventuali responsabilità da parte degli operatori del personale medico-sanitario dell'istituto ospedaliero della città dei gigli. Sulla vicenda è intervenuto anche Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale della Campania e componente della commissione Sanità, che ha parlato di 'un episodio sconcertante, un fatto di assolutà gravità che non ha nessuna scusante'.

Il consigliere dei Verdi ha anche espresso vicinanza e solidarietà alla famiglia Spiezia che in questo momento deve affrontare un periodo particolarmente delicato. 'Ho richiesto di aprire un’indagine interna per consentire di appurare eventuali responsabilità. I cittadini campani hanno tutto il diritto di sottoporsi agli esami medici in totale sicurezza, senz'alcun rischio di sorta' - ha concluso il consigliere Borrelli.

Angelo Pisani, legale della famiglia Spiezia, sul caso ha dichiarato: 'E' impensabile che un uomo possa rischiare la vita in una sala operatoria, cioè un luogo dove si salvano vite umane, che dovrebbe essere il più sicuro al mondo'.