Stroncato da un infarto mentre lavorava in campagna. Gianfranco Suelzu, 55 anni, allevatore originario di Aglientu, poche ore prima era stato visitato dai medici del reparto di Cardiologia dell’ospedale “Paolo Dettori” di Tempio. Non si era sentito bene ma – dopo i controlli – era stato rimandato a casa e aveva ripreso a lavorare nell’azienda che curava con la sorella, a “Lu Colbu”, nelle campagne di Trinità. L’uomo la mattina aveva accusato diversi dolori al petto e in varie parti del corpo. Ma non riusciva a capire la causa. Per questo motivo aveva deciso di andare a farsi controllare dal suo medico che – dopo averlo visitato – aveva deciso di prescrivergli una visita cardiologica.

E così Gianfranco Suelzu – armato di prescrizione medica – si era presentato nel reparto di cardiologia dell’ospedale di Tempio. Qui non si sa ancora bene che cosa gli sia stato fatto, se sia stato sottoposto ad accertamenti e controlli medici. L’unica certezza, purtroppo, è che l’uomo è tornato nella sua campagna e poche ore dopo è stato trovato senza vita all’interno di un magazzino. Il suo cuore aveva cessato di battere.

Una tragica fatalità?

Una tragedia che ha fatto il giro del paese e ha destato tanta amarezza. Anche perché diversi anni prima, il padre di Gianfranco Suelzu era morto praticamente nella stessa maniera. Anche lui si era sentito male e – dopo una visita cardiologica a Sassari – era stato rimandato a casa.

Dove poche ore dopo era deceduto: anche lui d’infarto. Sicuramente si tratta di una tragica fatalità e – almeno per ora – i fratelli della povera vittima non hanno sporto denuncia e la Procura non ha aperto nessuna inchiesta. Anche perché non si sa nulla della diagnosi stilata dai medici del nosocomio, né si sa se in effetti sia stato sottoposto ad esami specifici.

Gianfranco Suelzu era una persona molto conosciuta a Trinità. Nella casa di famiglia dove era cresciuto infatti – insieme alla sorella – aveva dato vita ad una vera e propria azienda. Nel suo podere accudiva una decina di mucche. Dalle quali ricavava un latte molto gustoso, con cui produceva numerosi e ottimi prodotti caseari, che venivano apprezzati dagli abitanti della zona ma anche dai numerosi turisti che, spesso e volentieri, soprattutto durante l’estate, lo andavano a trovare.

Stava mungendo le mucche

Dopo la visita in ospedale, a Tempio, Gianfranco Suelzu aveva deciso di rientrare in azienda. La giornata era infatti ancora lunga ed era necessario prepararsi alla mungitura della sera. Per questo motivo l’uomo ha raggiunto la stalla degli animali e da quel momento in poi nessuno l’ha più sentito. Ad eccezione di un suo amico, proprietario di diversi terreni lì vicino, che ha provato più volte a contattarlo al telefono cellulare, senza mai ottenere risposta. E proprio per questo motivo – preoccupatosi – ha deciso di andare a vedere di persona come stesse l’amico, che ha trovato senza vita all’interno della stalla, in terra ed immobile. Immediata la richiesta dei soccorsi al 118.

Anche un elicottero è stato allertato ma purtroppo per Gianfranco Suelzu non c’è stato niente da fare. Nonostante l’immediatezza dei soccorsi, il suo cuore aveva ormai cessato di battere. E ieri pomeriggio – nella chiesetta di Santa Maria, a Lu Colbu – si è svolto il funerale, alla presenza di decine e decine di persone che lo conoscevano e lo stimavano.