L'ennesima tragedia in cui a perdere la vita è un giovane ragazzo è avvenuta nei giorni scorsi nella provincia di Napoli, precisamente nel piccolo comune di Bacoli. Un decesso improvviso, quello del ventiquattrenne Michele Lucci, che ha sconvolto l'intera comunità del paesino campano, e di cui ancora non si conoscono le cause che lo hanno portato alla drammatica fine. Secondo quanto riferiscono i media locali, in particolare il sito Internapoli.it, infatti, i suoi familiari, amici e conoscenti sono rimasti profondamente addolorati e, fin dalle prime ore dal momento in cui si è venuti a sapere della sua scomparsa, hanno cominciato a pubblicare tantissimi messaggi di vicinanza e cordoglio, soprattutto sui social network.

Tragedia nella provincia di Napoli: muore un ventiquattrenne, tanti i messaggi di chi lo conosceva

La perdita del ventiquattrenne, che lavorava presso la nota azienda Enel, ha provocato un grande dolore in tutti coloro i quali lo conoscevano. La celebrazione dei funerali è avvenuta domenica 6 gennaio intorno alle 11.30, partiti dall'abitazione dello sfortunato ragazzo di via Cuma, alla presenza di tanta gente accorsa per dare un ultimo saluto al ragazzo. Salvatore, soltanto qualche ora dopo la drammatica notizia, ha scritto di essersi svegliato e di aver preso in mano il suo smartphone sperando che quello che la sua comunità ha vissuto nella giornata di venerdì 4 gennaio fosse stato soltanto un bruttissimo incubo.

Purtroppo, invece, quella si è confermata come la verità. 'Dio ha deciso di aggiungere un altro Angelo al Paradiso togliendo a noi sulla terra un grande fratello', così ha concluso il suo messaggio.

La seconda morte di un giovane nel giro di pochi giorni

Ilarya, invece, probabilmente un'amica di Michele, ha commentato scrivendo di non riuscire ancora a realizzare quanto accaduto, e che soltanto pochi giorni prima i due si erano visti.

'Mi sento inerme e sconvolta da tutto ciò'. Insomma, la morte di Michele ha provocato un grandissimo dolore nella città di Napoli. Purtroppo, però, questo è soltanto l'ultimo episodio in cui a perdere la vita è una giovane persona. Infatti, nei giorni scorsi, nella provincia di Agrigento, è deceduto sul posto di lavoro il ventottenne Massimo Aliseo, originario di Canicattì. La sua morte è stata provocata dall'esplosione di una bombola di ossigeno che il ragazzo stava maneggiando all'interno del capannone nel quale stava lavorando.