Ancora nessuna traccia di Riccardo Tacconi, il turista milanese di 58 anni scomparso da Alpe in Fiore, destinazione turistica sul monte Nevegàl, nei pressi Belluno. L'uomo in vacanza con la famiglia è uscito venerdì mattina per fare jogging ed è scomparso nel nulla. Nel pomeriggio sono scattate le ricerche che, finora, non hanno dato alcun esito. La famiglia ha lanciato un appello disperato: "Chi lo ha incontrato, ci contatti".
Era uscito per una corsa
Talloni è uscito dalla sua casa vacanza nel villaggio Alpe in fiore sul Nevegal, venerdì intorno alle 11, per una corsa.
In tenuta da jogging si è avventurato per quei sentieri che conosceva e che amava con l'intenzione di raggiungere, per le 13, il Rifugio Col Visentin (a circa 1750 metri di quota) per pranzare con la moglie e le figlie.
L'uomo, però, non ha mai raggiunto il luogo dell'appuntamento e, dopo qualche ora, la moglie ha dato l'allarme e ha chiamato il 118. Si è così messa in moto la macchina delle ricerche: gli uomini del soccorso alpino coadiuvati da vigili del fuoco e Guardia di finanza hanno organizzato una squadra che ha battuto alcuni percorsi delle Prealpi Bellunesi. I sopralluoghi, con tanto di unità cinofile, sono proseguiti fino a tarda sera e sono continuati per tutta la giornata di ieri, sabato 5 gennaio.
I famigliari escludono l'allontanamento volontario
La moglie e le figlie di Riccardo Tacconi, disperate, sono state raggiunte da alcuni parenti e amici e hanno lanciato un appello: "Chi l'ha visto ci contatti o avverta subito i carabinieri". Non pensano che si sia allontano volontariamente e sono molto preoccupate.
Tacconi è considerato un podista esperto e prudente, che conosce bene la zona (che frequenta da almeno una decina d'anni): non si sarebbe mai avventurato su un percorso pericoloso, troppo distante dalle strade carrabili.
Al momento della scomparsa, l'uomo, alto 1,94, capelli brizzolati e corporatura longilinea, indossava i suoi occhiali da vista e una tenuta da jogging: pile di colore rosso, pantaloni attillati neri, scarpe da corsa verde fluo, guanti e scaldacollo. Con sé non aveva il telefono cellulare.
Le operazioni di ricerca continueranno anche oggi, ma per i soccorritori è una "corsa contro il tempo": nei boschi dell'Alpe del Nevegal, infatti, le temperature scendono sotto lo zero.
La squadra, composta da un'ottantina di persone, sta controllando le vallate intorno all'abitazione della famiglia Taccone e sta ripercorrendo alcune delle delle aree più frequentate dai runner (da Quantin alle Ronce, sul Col Visentin e la Valle di San Mamante): le ricerche si sono estese a ovest, verso la Valle del Cicogna e la frazione Cirvoi (da dove, tra l'altro, nelle scorse ore è giunta una segnalazione). Ieri, si è alzato in volo anche un elicottero dei vigili del fuoco e i droni.