Calci, pugni, schiaffi alla mamma 73enne, fino a provocarle numerose fratture alle vertebre, un trauma cranico e numerose ferite alla testa. In manette è finita la figlia, una pregiudicata 46enne, originaria di Assemini, che ieri pomeriggio è stata arrestata dai Carabinieri, con le pesanti accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. La donna – dopo aver passato la notte in una camera di sicurezza della caserma del comando provinciale dei Carabinieri di Cagliari di via Nuoro - oggi sarà giudicata per direttissima in un’aula del Tribunale di Cagliari.

La povera mamma invece è stata immediatamente soccorsa dai Carabinieri, che hanno subito chiamato i soccorsi. L’anziana donna è stata infatti portata al pronto soccorso dell’ospedale Brotzu con un’ambulanza del 118. I medici del nosocomio cagliaritano l’hanno immediatamente soccorsa, assegnandole 30 giorni di prognosi. Il referto medico parla chiaro: trauma cranico pesante, fratture alle vertebre, trauma toracico e addominale e numerose ferite al cuoio capelluto. Insomma un vero e proprio massacro messo in atto da una figlia già nota alle forze dell’ordine per questo tipo di reato. La 46enne infatti era stata già bloccata dai Carabinieri la scorsa estate, quando aveva colpito con calci e pugni la madre, dopo un litigio per futili motivi riguardanti la sfera familiare.

Un pestaggio violento

L’increscioso episodio – secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del comando provinciale di Via Nuoro – è accaduto ieri sera ad Assemini, in un appartamento di via Tevere. I militari sono infatti intervenuti dopo che al centralino del 112 erano arrivate diverse telefonate che avvisavano di una violenta rissa all’interno di un’abitazione.

Le telefonate al centralino dell’Arma parlavano di urla disumane che provenivano da un appartamento dove – anche in altre situazioni – era spesso nato un violento litigio tra madre e figlia, spesso culminato con le botte. A quel punto i Carabinieri hanno deciso di vederci chiaro e una gazzella è stata inviata per controllare la situazione.

Una volta arrivati nell’abitazione i militari hanno bloccato la figlia che – nonostante l’intervento delle forze dell’ordine – continuava a colpire ed inveire contro la povera madre per motivi futili, forse legati ad una richiesta (non concessa) di denaro.

I soccorsi

I Carabinieri hanno dovuto faticare per mettere fine ad una situazione che ormai era già degenerata. La figlia infatti era scatenata nei confronti della madre che – data la sua età – non riusciva nemmeno a reagire alle botte che riceveva. Al punto che la violenza inaudita dei colpi le ha addirittura provocato numerose fratture alle vertebre che le impedivano quasi di camminare. I Carabinieri – dopo le indagini – hanno anche accertato come la 47enne avesse un continuo rapporto conflittuale con l’anziana madre.

E che spesso purtroppo il suo atteggiamento finiva in gesti di inaudita violenza che la 73enne subiva senza mai reagire. Al punto che – nonostante i numerosi precedenti della figlia – lei continuava a cercare di instaurare un dialogo che però finiva sempre in rissa. Come quella accaduta ieri che le è costata una prognosi di 30 giorni di cure.