Secondo gli ultimi studi, lo stato della California è quello che avrebbe il maggior numero di persone destinate alla pena di morte: sono 737 i condannati che avrebbero dovuto affrontare il loro terrificante destino ma, da oggi in poi, nessuno sarà più ucciso.
Il Governatore democratico Gavin Newsom ha appena firmato una moratoria relativa alla pena di morte dove, come uomo e democratico che è, si impegna a fare in modo che nessuna esecuzione abbia luogo durante il suo mandato. Come conseguenza a questa decisione, ogni stanza delle esecuzioni verrà chiusa e i 737 detenuti saranno salvati.
Le ultime dichiarazioni del Governatore
Newsom ha dichiarato di credere in una società civilizzata e che non si può permettere di accettare che i suoi cittadini, seppur in errore, vengano uccisi mediante delle esecuzioni premeditate e discriminatorie.
Egli, inoltre, crede che la pena di morte sia fortemente ingiusta e contraria ai valori fondamentali dell’uomo; a detta del governatore, la pena avrebbe discriminato innumerevoli volte persone di origine latina, afroamericani o persone con infermità mentali, i quali non ebbero le possibilità economiche per pagare una difesa efficiente durante i processi.
Negli ultimi sei anni sono stati molti i tentativi di abolizione della pena capitale per la California ma, ogni volta, l’opinione pubblica ha prontamente bocciato ogni richiesta. Questa decisione deriva dal fatto che si crede che l’uccisione dell’assassino possa in qualche modo risarcire le famiglie delle vittime.
La reazione pro pena capitale di Donald Trump
La reazione del presidente degli Stati Uniti non si è fatta aspettare a lungo: egli ha infatti affermato che, secondo lui, abolire la pena di morte sarebbe un affronto alle vittime e ai parenti di esse. Ciò mostra ancora una volta il lato duro del presidente che, senza scrupoli, si dichiara favorevole all’uccisione di alcune persone in carcere.
Gli Stati Uniti contano un totale di cinquanta stati ma venti dei quali hanno deciso di abolire la pena capitale.
Tra di essi troviamo Oregon, Colorado, Pennsylvania, Alaska, Washington, New Messico, New Jersey, Illinois, Hawaii, Nord Dakota, Michigan, Minnesota, Nebraska, Columbia, Porto Rico e New York.
Nonostante le diverse lotte, gli USA rimangono l’unico paese occidentale che continua a utilizzare questo strumento di morte per punire degli uomini che, a volte, hanno realmente compiuto le azioni per cui sono stati dichiarati colpevoli ma anche per alcuni che si sono scoperti non colpevoli.