È un vero e proprio "vaso di Pandora" quello scoperchiato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Trapani, su indagini coordinate dalla Procura dello stesso capoluogo di provincia siciliano. Come si ricorderà infatti, nelle scorse settimane, gli inquirenti hanno dato notizia di aver scoperto una loggia massonica segreta proprio nella città del boss Matteo Messina Denaro. L'inchiesta prosegue a ritmi serrati. Secondo gli investigatori, la loggia sarebbe stata talmente tanto potente da influenzare la politica e la burocrazia, come riporta anche la testata giornalistica on-line, Tp24, quotidiano locale di Trapani.

In queste ultime ore è emerso un nuovo particolare. Difatti, Salvatore Passante, ispettore in servizio presso il commissariato locale, Salvatore Virgilio e Salvatore Giacobbe, entrambi poliziotti, avrebbero coperto la loggia massonica segreta in cambio di lavoro per le loro rispettive consorti.

Dichiarazioni sconcertanti emerse durante le intercettazioni

Secondo quanto emerso dall'inchiesta, e dalle relative intercettazioni effettuate dagli inquirenti, erano proprio le persone finite sotto inchiesta a proteggere la loggia, la quale, lo ricordiamo, era capeggiata da Giovanni Lo Sciuto, ex deputato regionale. Gli stessi Passante e Virgilio, come riporta la stampa nazionale, si sarebbero addirittura vantati dell'amicizia con Matteo Messina Denaro, e questo lo avrebbero rivelato proprio a Lo Sciuto.

I favori consistevano, come detto, in promesse di assunzioni per le moglie dei rispettivi militari presso la Anfe. Quest'ultima è l'Associazione Famiglie degli Emigrati, il cui presidente è Paolo Genco. Lo stesso Giacobbe poi, sempre secondo quanto emerso dall'indagine, avrebbe informato lo stesso capo della loggia di un procedimento penale a suo carico, che riguardava delle presunte condotte illecite commesse nell'ambito dell'Inps di Trapani.

Tale avviso sarebbe servito, secondo chi indaga, a velocizzare il processo di accreditamento della "Cooperativa Omega" proprio presso la Regione. La stessa cooperativa avrebbe avuto la funzione di centro per accogliere i migranti.

Il Gran Maestro GOI: 'Noi non abbiamo logge segrete'

Sulla vicenda non si sono fatte le dichiarazioni del mondo massonico, e in particolare quelle del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Stefano Bisi, da poco tra l'altro rieletto alla guida della maggiore obbedienza massonica del nostro Paese.

Lo stesso dichiara che le persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta della loggia segreta di Castelvetrano "non sono fratelli del GOI". Il Gran Maestro precisa che l'obbedienza da lui presieduta non ha logge segrete, e i suoi membri non si incontrano per parlare dei loro affari. E poi lo stesso Bisi ricorda che ai confratelli viene controllato anche il casellario giudiziario quando questi richiedono di essere ammessi ad una loggia del GOI.