Stefano Bisi è stato rieletto Gran Maestro del GOI, ovvero il Grande Oriente d'Italia, la principale obbedienza massonica nel nostro Paese.

Bisi ha ottenuto un vasto consenso elettorale tra i fratelli massoni, che si sono recati a votare in tutta Italia nelle apposite sedi previste per il voto. Con 9.413 preferenze, il Gran Maestro ha ottenuto il 60,26% delle preferenze, risultando di fatto il primo.

Oltre diecimila 'fratelli', su 16.946 aventi diritto al voto, si sono recati alle urne: secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Adnkronos, la lista in cui era iscritto Bisi, ovvero "Liberi, uniti, fieri per un mondo migliore", è stata l'unica presentata durante le elezioni.

Gran Maestro per i prossimi cinque anni

L'insediamento ufficiale di Stefano Bisi, e della giunta eletta insieme a lui durante le elezioni, avverrà durante la Gran Loggia di Rimini, che è in programma dal 5 al 7 aprile prossimo.

Nel 2014, riferisce il giornale on-line, Blitz Quotidiano, furono presentate tre liste, ma i votanti erano stati circa 11.490, e Bisi ottenne oltre cinquemila voti. Il Gran Maestro e la giunta, così come riportano i media, e lo stesso sito del Grande Oriente d'Italia, rimarranno in carica per i prossimi cinque anni, ovvero fino al 2024. L'8 marzo scorso, presso la sede di rappresentanza del GOI, ovvero villa "Il Vascello", a Roma, si sono riuniti i membri della Commissione Elettorale, che ha quindi proceduto al controllo dei voti.

Il GOI

Il GOI, come detto, è la principale obbedienza massonica in Italia. Ad esso sono affiliate numerose logge sparse su tutto il territorio del Paese. Dal 1901 al 1985 ha avuto la sua sede principale presso Palazzo Giustiniani a Roma. La loggia fu fondata nel lontano 1805, e secondo quanto si apprende dal suo statuto opera per l'elevazione spirituale dell'uomo.

La Massoneria infatti nasce proprio come una sorta di organizzazione filantropica nei secoli dell'Illuminismo. L'organizzazione ha avuto anche dei Gran Maestri piuttosto illustri, come ad esempio lo stesso Giuseppe Garibaldi, che fu nominato primo massone in Italia ad vitam. I massoni, nel corso anche della storia recente d'Italia, hanno visto effettuarsi contro di loro una campagna denigratoria, che gli accusava di essere in un certo senso collusi con la criminalità organizzata.

Il ciclone P2, che scosse anche il GOI, generò una violenta campagna stampa accusatoria dell'intera Massoneria italiana. Precisiamo che però, in quel caso, si trattava di una cosiddetta "loggia deviata", i cui componenti non seguivano i dettami della Tradizione massonica, e utilizzavano quest'ultima a scopi personali. Le relative responsabilità, al giorno d'oggi, sono state accertate, e non avevano corrispondenza con il Grande Oriente d'Italia e le sue attività.