È ancora un mistero la morte di Alessio Vinci, il 18enne originario di Ventimiglia (Imperia), ritrovato senza vita a Parigi, ai piedi di una gru, venerdì 18 gennaio. Negli ultimi giorni sarebbero emersi nuovi, inquietanti retroscena. La trasmissione “Chi l’ha visto” (in onda tutti i mercoledì su Rai 3), ieri ha ripercorso la sua vicenda e, durante la serata, alcuni testimoni hanno dichiarato che il ragazzo si vantava di aver vinto 300mila euro.

La vincita e l'appuntamento

Alessio Vinci, iscritto al primo anno di Ingegneria Aerospaziale presso il Politecnico di Torino, secondo gli inquirenti francesi, si sarebbe suicidato.

Ma il nonno, gli zii e gli amici del giovane non credono che Alessio possa essersi gettato da una gru alta 50 metri, a Parigi.

La trasmissione “Chi l’ha visto”, ieri, ha reso pubblici alcuni particolari retroscena. Alcuni testimoni, hanno dichiarato che, poco prima della sua morte, lo hanno incontrato in un locale di Torino, nei pressi del suo appartamento da universitario. Secondo il loro racconto Alessio sembrava felice, addirittura "euforico", stava bevendo parecchio e raccontava di aver vinto 300mila euro. Con sé, aveva anche un mazzetto di banconote da 50 euro che mostrava. Sui conti del ragazzo, però, non ci sarebbero evidenze di questa vincita. Il giovane, quella sera, avrebbe anche accennato ad un appuntamento a Parigi.

“Sono di corsa - avrebbe spiegato - ho prenotato il treno".

Tanti interrogativi

La morte di Alessio è un vero e proprio giallo. Tante domande, ancora, non hanno trovato risposta. Tutti, ad esempio, si chiedono come mai il ragazzo, legatissimo al nonno (con il quale conviveva a Ventimiglia) non gli aveva raccontato della sua intenzione di raggiungere la capitale francese.

L'uomo, Enzo, ha ricordato che il nipote lo aveva chiamato per assicurarsi che andasse ad una visita medica, il giorno seguente. “Era già a Parigi - ha spiegato - ma non me lo aveva detto”.

Secondo quanto emerso dalle indagini, Alessio è giunto nella capitale francese con un treno partito da Torino. Una volta arrivato ha preso la metro e dopo 14 fermate è sceso a Port Maillot, e ha raggiunto l’hotel Le Meridien Etoile, dove ha trascorso il pomeriggio e la serata.

Il ragazzo, quel giorno indossava una giacca nuova e molto costosa: un capo d'abbigliamento che non si sarebbe mai potuto permettere.

A notte fonda, però, lo studente è uscito dalla sua stanza d'albergo e, poche ore più tardi, alle 7:30 del mattino è stato ritrovato senza vita, poco distante, ai piedi di una gru. Cosa sia accaduto in quel lasso di tempo è ancora un mistero.

I messaggi

Alessio prima di morire ha lasciato due messaggi. Uno è per il nonno e sembra quasi un addio. L'altro, scritto su un foglio al rovescio, è ancora un rebus: “E.T.P. je sais CAM 381ASLCM”. Dopo averlo fotografato con la telecamera del pc, lo ha anche salvato come sfondo del desktop.

Nella camera d'albergo, il giovane, avrebbe lasciato anche una lettera dove dice di non aver intenzione di spiegare quello che ha fatto, ma chiede di far vedere a tutti il messaggio.

Gli inquirenti - che ancora non sono certi che quelle parole siano state veramente scritte dal brillante studente - stanno cercando di capire il significato dell'acronimo E.T.P. e stanno provando ad individuare i possibili destinatari di quella frase tanto criptica.