Scomparso all'età di 49 anni, ritrovato nella sua abitazione, la sua morte è stata definita "non sospetta" dalle forze dell'ordine. D'altra parte la tesi del suo amico e collega Liam Howlett che è convinto che il famoso cantante si sia suicidato. Icona della Musica elettronica e underground anni 90', Keith Flint era il frontman e cantante dei Prodigy. "La notizia è vera. Non ci credo ma devo dirvi che nostro fratello Keith si è suicidato nel weekend. Sono scioccato, arrabbiato, confuso e con il cuore spezzato", queste le struggenti parole scritte sul suo profilo Instagram da Liam Howlett, amico e compagno di gruppo di Flint nella band underground che, negli anni 90', dominò la scena della musica elettronica, influenzando band di successo come Chemical Brothers e Fat Boy Slim.
Parole piene di rabbia, quasi come provocazione contro la versione ufficiale dei media e delle forze dell'ordine, che hanno definito la morte del cantante come non sospetta. Gli agenti di polizia e i sanitari si sono infatti limitati a constatare il decesso dopo il ritrovamento della salma. La polizia è stata chiamata intorno alle ore 08:00 (ora locale), ma al loro arrivo a Brook Hill, North End (Inghilterra), l'artista era già morto. Fonti non ufficiali dicono che la moglie si trovasse in Giappone in quelle ore.
Storia del gruppo
La storia della band iniziò alla fine degli anni 80', nella provincia inglese dell'Essex, dall'incontro a un rave party tra il cantante e ballerino Keith Flint e Liam Howlett, creativo disc jockey e musicista.
I due, insieme al dj e tastierista Leroy Thornhill fondarono il gruppo underground The Prodigy, caratterizzato dall'unione di vari stili musicali: elettronica, hip-hop, techno e punk-rock. Nei primi anni e nel primo disco Flint si occupa delle coreografie e non è protagonista della band. Iniziò a cantare in tre tracce del secondo progetto dei Prodigy, The Fat of Land.
Negli anni 90' la scalata al successo avviene rapidamente: tra video musicali conturbanti e canzoni che entreranno nella storia, i The Prodigy dominano ampiamente la scena della musica elettronica e underground. Ma è durante le loro performance dal vivo che Flint e compagni esprimono al meglio le loro doti di intrattenitori, coinvolgendo e trascinando migliaia e migliaia di fans durante i loro concerti. Dagli anni 2000 in poi la loro notorietà ha avuto alti e bassi, ma il gruppo è rimasto comunque attivo fino al 2018.