Indagine su truffe online messe a segno attraverso Ing Italia, la banca di Conto Arancio. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta contro ignoti per riciclaggio a seguito di segnalazioni provenienti da numerosi paesi europei su truffe perpetrate nei rispettivi paesi servendosi di conti correnti online aperti presso la sede milanese dell’istituto finanziario olandese. E’ quindi da collegare direttamente all’indagine milanese il provvedimento emesso nei giorni scorsi da Bankitalia che ha bloccato l’apertura ai nuovi clienti di Conto Arancio a causa di falle riscontrate nei sistemi antiriciclaggio della banca.
Truffe servendosi di Conto Arancio: inchiesta contro ignoti
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, l’indagine sui movimenti di alcuni conti corrente online era già stata avviata da alcuni mesi, a seguito di segnalazioni ricevute da colleghi esteri, dal sostituto procuratore Francesco Ciardi con il coordinamento del procuratore aggiunto Fabio De Pasquale. Secondo queste segnalazioni, le truffe sono state realizzate da ignoti che mettevano in vendita beni e servizi inesistenti attraverso piattaforme dedicate, come Airbnb e Amazon, ovviamente estranee al raggiro, chiedendo poi alle vittime di pagare il corrispettivo con versamenti da effettuare su conti corrente online, molti dei quali sono risultati essere stati aperti presso la sede Ing Italia di via Arbe a Milano.
Le truffe messe a segno sono per lo più di importi modesti, al massimo qualche migliaio di euro, ma quello che ha messo in allarme gli investigatori, come spesso accade, è la frequenza dei movimenti.
La Procura di Milano, quindi, attivata dagli Ordini di indagine europei, ha affidato agli ispettori della Banca d’Italia il compito di analizzare i movimenti dei conti sospetti.
Ispezioni che hanno intanto evidenziato criticità per quanto riguarda il rispetto delle norme antiriciclaggio da parte di Ing Italia.
Bankitalia vieta nuove aperture di Conto Arancio
In attesa degli sviluppi dell’indagine aperta dai magistrati milanesi, Bankitalia ha quindi emesso un provvedimento con il quale segnala a Ing le mancanze nell’attuazione delle norme antiriciclaggio, vietando così alla banca olandese di aprire nuovi conti corrente fino a quando non saranno implementate le necessarie misure per risolvere le falle riscontrate.
A seguito del divieto, Ing ha diffuso una nota con la quale afferma che “lavorerà con impegno per indirizzare le mancanze e risolvere le criticità identificate” dalla Banca d’Italia, precisando comunque che i vecchi conti corrente continueranno ad essere pienamente attivi.