L'Isis avrebbe ucciso un combattente italiano, Lorenzo Orsetti, durante una battaglia in Siria. Come riferito da Site, il portale che monitora il jihadismo sul web, i miliziani hanno caricato un video in cui mostrano il corpo senza vita ed i documenti del 33enne fiorentino partito per aiutare il popolo curdo. La madre, straziata dal dolore, ha spiegato: "Ho visto la sua foto al telegiornale, non lo sentivo da un giorno e mezzo".
Caduto durante l'assedio di Baghuz
Nelle scorse ore l'Isis ha annunciato di aver ucciso Heval Tekosher ("il lottatore", è questo il nome di battaglia che Lorenzo Orsetti aveva scelto quando era giunto in Siria).
La notizia della sua morte è stata diffusa dai miliziani che hanno pubblicato, anche attraverso i canali Telegram del califfato, una foto del giovane senza vita (vestito con l'uniforme militare) e la foto di alcuni documenti (una tessera sanitaria ed una carta di credito) precisando, in lingua araba, che appartenevano al "crociato italiano ucciso negli scontri avvenuti nei dintorni nella città di Baghuz".
Lorenzo, classe 1986, si trovava da tempo in Siria per combattere l'Isis a fianco dei curdi; era tra i sei italiani (quattro uomini e due donne) che avevano scelto di unirsi all'«Unità di protezione del popolo (Ypg)» legata al al Pkk turco. Sembra che il gruppo di combattenti arabi con cui si trovava sia stato accerchiato dall'Isis e che anche tutti i compagni del giovane siano morti.
Come accade in queste situazioni, il Ministero degli Esteri, sta lavorando per svolgere le "opportune verifiche" e per riportare a casa il corpo del ragazzo.
Lo scorso 7 dicembre un altro militante italiano, Giovanni Francesco Asperti ( "Hiwa Bosco") era stato ucciso in Siria.
Il dolore dei familiari
Lorenzo aveva lasciato Firenze per sposare la "causa curda" circa un anno e mezzo fa.
Era, infatti, fortemente convinto che solo aiutando gli altri, i più bisognosi, si potesse cambiare il mondo.
Alessandro, il padre di Lorenzo, ha dichiarato: "Siamo orgogliosi di lui e delle sue scelte: voleva aiutare un popolo oppresso, ma adesso siamo distrutti dal dolore". L'uomo, ha poi aggiunto che da quando il figlio era partito lui e la moglie vivevano in un perenne stato d'angoscia.
La mamma, Annalisa, straziata dal dolore e ancora incredula si è limitata a dire: "E' da ieri che Lorenzo non risponde al telefono, ho sentito il suo nome al Tg3 della Toscana, ho intravisto la sua fotografia...".
Il vicepremier Matteo Salvini, sul suo profilo Twitter ha commentato brevemente quanto accaduto: "Una preghiera per Lorenzo - ha scritto - e disprezzo per i suoi infami assassini".
Una preghiera per Lorenzo e disprezzo per i suoi infami assassini.https://t.co/37OORsnB2i
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 18 marzo 2019
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