Un grosso scandalo sta travolgendo le maggiori università statunitensi, dove la Procura di Boston ha effettuato una indagine senza precedenti. Secondo quanto appurato dagli investigatori durante la complessa attività investigativa, alcuni genitori, piuttosto abbienti, avrebbero pagato ingenti somme di denaro per poter far ammettere i loro figli presso alcuni dei più prestigiosi atenei sul territorio nazionale. Risultano coinvolte le Università di Yale e la University of South California, ma anche quelle di San Diego e addirittura Georgetown. Agli arresti sono finite una cinquantina di persone, tra genitori e dirigenti scolastici, ed anche star di Hollywood: in particolare i fermati illustri sono Felicity Huffman, celebre per aver recitato nella serie televisiva "Desperate Housewives" e Lori Loughlin, che ha recitato in "Full House".
Il ruolo delle famose attrici
Le suddette star di Hollywood, la cui attività è finita sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, avrebbero pagato profumatamente per far ammettere i loro figli nei prestigiosi atenei. Secondo la Procura, dipendenti, allenatori e dirigenti vari, avrebbero intascato milioni di dollari dalla falsificazione del sistema delle ammissioni. Le cifre andavano da un minimo di 100 mila dollari, ad un massimo di sei milioni e mezzo di dollari. Per la Huffman è stata chiesta una cauzione di circa 250.000 dollari. Ne avrebbe pagati quindicimila per poter far ammettere il figlio in uno dei più prestigiosi atenei degli Stati Uniti. Lo scandalo colpisce anche il mondo sportivo, come informa il quotidiano economico italiano Il Sole 24 Ore.
Gli studenti venivano accettati come "atleti", pur non avendo nessun merito sportivo in proposito.
Episodi sin dal 2011
Gli inquirenti hanno accertato che è almeno dal 2011 che questa situazione andava avanti. Le mazzette che i Vip versavano avvenivano sotto forma di "donazioni" ad una società di beneficenza, le quali si potevano anche detrarre fiscalmente.
La società in questione si trova in California, a Newport Beach. Il titolare dell'azienda, William Rick Singer, è finito anch'esso nei guai. Per lui la Procura ha stilato accuse gravissime, come quella di truffa ai danni del governo degli Usa. Sicuramente nei prossimi giorni, o al massimo nelle prossime settimane, si potranno conoscere ulteriori particolari su questa assurda vicenda, che danneggia ulteriormente il sistema universitario americano, già attraversato in questi anni da una crisi di credibilità.