Negli ultimi giorni si è tornato a parlare del caso di Elena Ceste (37 anni al momento della morte), la donna, madre e moglie di famiglia, scomparsa da Costigliole D'Asti nel 2014. Il cadavere di Elena venne ritrovato diversi mesi dopo la sparizione. Secondo i tre gradi di giudizio, l'artefice dell'omicidio sarebbe il marito della donna, Michele Buoninconti (50).
L'uomo, ex vigile del fuoco, è stato infine condannato in Cassazione a 30 anni di carcere. Un doppio dramma per i familiari della sventurata Elena che, a distanza di cinque anni dalla tragedia, sembrano non aver trovato ancora pace.
Ennesima 'vittima' la giovane figlia di Elena e Michele, Elisa (18). La ragazza è stata da mesi stalkerata da una donna vicina al padre, Marilinda Gimelli (57) residente a Cucigliana (Pisa).
Elena Ceste: stalking alla figlia Elisa
Marilinda Gimelli, secondo le dichiarazioni di Elisa Buoninconti, si sarebbe rivelata una vera e propria stalker nei suoi confronti. La donna avrebbe continuamente chiesto alla ragazza di riavere contatti con il padre Michele. Il caso è stato affrontato anche da Pomeriggio 5, condotto da Barbara D'Urso. Lo stalking sarebbe avvenuto in un periodo compreso tra la fine del 2017 e gli inizi del 2018: la donna avrebbe conosciuto Michele Buoninconti poco dopo la sparizione della Ceste e i due condividerebbero un ottimo rapporto di amicizia.
Chiederà 1 euro come risarcimento
Per mesi, Marilinda Gimelli avrebbe turbato la quiete di Elisa, tramite sms e telefonate. Il tutto affinché la ragazza riallacciasse rapporti con il padre in carcere. Lo scorso 10 aprile ad Asti si è svolta la prima udienza, ma sembra che Elisa non si sia presentata in Tribunale. Nel mese di luglio si svolgerà la nuova udienza; la figlia di Elena ha fatto sapere che ha intenzione di costituirsi parte civile, chiedendo l'irrisoria cifra di 1 euro come risarcimento simbolico.
Intervistata da un'inviata di Pomeriggio 5, Elisa ha spiegato come da quella donna non voglia nulla. La ragazza si sarebbe molto spaventata per le azioni strane di Marilinda, che l'avrebbe seguita insistentemente, anche attendendola all'uscita da scuola.
Un giorno, la Gimelli avrebbe inviato un messaggio sul cellulare della Buoninconti, chiedendole dove fosse in quel momento.
A quel punto, il nonno di Elisa (e padre di Elena), tutore legale della ragazza, si è preoccupato della situazione ed ha deciso di sporgere denuncia per stalking. I nonni, è d'uopo ricordarlo, non hanno mai vietato ai nipoti di avere contatti col padre, ma sarebbero stati gli stessi ragazzi a rifiutare qualsiasi rapporto col genitore finora.
L'intercettazione di Michele con un'altra amica
Marilinda Gimelli andava a trovare in carcere Michele Buoninconti fin dall'inizio della sua reclusione. Si ipotizza che la donna coltivi interessi amorosi nei confronti dell'uomo. Una recente puntata di Pomeriggio 5 ha riproposto un'intercettazione tra Michele ed una delle sue tante amanti di cui si è parlato (non è la stalker in questo caso).
Nel corso della conversazione i due scherzano e si scambiano anche nomignoli o metafore ambigue. C'è da dire che si capisce poco o niente dell'oggetto della loro conversazione. L'intercettazione risale a prima dell'arresto del 50enne.
Cerchiamo di ricostruire il dialogo, per quello che è possibile fare. Inizialmente, Michele chiede alla sua interlocutrice se stesse ancora dormendo. Lei risponde sì. Parlano in maniera confusa di sms scambiatisi, di un certo Michele (forse lo stesso Buoninconti) e di un 'asino'. Si passa poi a parlare della 'scelta di un nome'. Lei dice: 'Ho scelto il nome. Il nome del padre, si mi piacerebbe...'. La donna dice poi che non desidera ricevere 'brutte risposte' e di conseguenza non vuole dirgli 'certe cose'. In seguito, Michele chiede alla sua interlocutrice se le fosse piaciuto l' 'asinello' e se lei stessa volesse essere la sua 'asinella'.