“Sta bruciando tutto”, aveva gridato intorno alle 19:00 del 15 aprile, il portavoce della cattedrale Andre Finot. Poi di lì a poco un susseguirsi di immagini terribili avrebbero fatto, presto, il giro del mondo. A solo un giorno di distanza dal disastroso avvenimento accaduto a Parigi, in merito all’incendio della cattedrale Notre Dame, rimane quel senso di vuoto epocale dovuto alla devastazione di un monumento secolare, simbolo della cristianità nel mondo.

Il mondo si stringe intorno al popolo francese

Da tutto il mondo arrivano parole solidali di vicinanza nei confronti del popolo francese, tramite cinguettii di Twitter.

“Un colpo al cuore”, twitta Giuseppe Conte, presidente del consiglio italiano. “Notre Dame appartiene a tutta l’umanità” cinguetta il presidente della commissione europea Jean–Claude Junker. Per la cancelliera tedesca Angela Merkel la cattedrale Notre Dame è “un simbolo della Francia e della cultura europea”. Anche la premier britannica Theresa May esprime la sua vicinanza con “il popolo francese”. Dall’altra parte dell’oceano arrivano cinguettii di Twitter targati Melania Trump ed Hilary Clinton.

“Si resta sbigottiti di fronte alla devastazione di un simbolo della cristianità”, afferma in un’intervista padre Enzo Fortunato dei frati di Assisi. Alessandro Gisotti, direttore ad interim della sala stampa della Santa Sede, dice che “la Santa Sede ha accolto con tristezza la terribile notizia dell’incendio di Notre Dame”.

Anche monsignor Rino Fisichella esprime la sua tristezza per l’incendio a Notre Dame dato che “rappresenta la cristianità in Francia”.

La procura francese apre un'inchiesta per danneggiamento colposo

Tutto il mondo si stringe con il popolo francese, intanto la procura apre un fascicolo in merito alla distruzione dolosa della cattedrale, provocata dall’incendio.

Per il procuratore Remy Heitz è “troppo presto” per ipotizzare una causa, come riporta il quotidiano francese le Parisien.

Secondo le Figaro, le investigazioni convergono l’attenzione sulla possibilità accidentale dell’'incendio, che ha devastato Notre Dame, sviluppatosi dalle impalcature sul tetto della cattedrale.

L'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari ha paura che non sia un atto vandalico

Quando nel 1996 un incendio distrusse il teatro veneziano la Fenice, il sindaco della città era Massimo Cacciari. In una intervista rilasciata all’AdnKronos, lo stesso Cacciari, confessa la sua “paura che possa essere altro che un atto vandalico”. “Dopo san Pietro, Notre Dame è il simbolo più importante del cattolicesimo” e la tragedia è ancora più gravosa se si pensa che “siamo nella settimana prima di Pasqua”, come fa notare l’ex sindaco di Venezia.

Costruita tra il 1163 e il 1250, la cattedrale Notre Dame è il principale luogo di culto di Parigi. La cattedrale attira quasi 13 milioni di visitatori ogni anno e con l'avvicinarsi della Pasqua, il monumento accoglie un notevole flusso di turisti. Dal 1862 è un monumento storico della Francia e dal 1991 è patrimonio dell’umanità dell’Unesco.