Ieri sera Le Iene hanno mandato in onda un servizio relativo alla morte di un adolescente milanese individuando la causa del decesso nella pratica del cosiddetto 'Blackout Challenge', una sorta di sfida diffusa on line soprattutto tra i giovanissimi il cui scopo sarebbe quello di auto-indursi allo svenimento dopo essersi legati qualcosa al collo.
Il ragazzo avrebbe appreso l'esistenza di questa pratica guardando un video su YouTube e, di fatti nella cronologia del suo cellulare, compare una clip che spiega come realizzare questa sfida. Il filmato è stato uno degli ultimi contenuti visualizzati dal ragazzo prima di morire.
Per questo motivo il padre del giovane negli ultimi mesi ha fatto di tutto per far conoscere questa pratica e i rischi che comporta, analogamente a quanto avevano fatto le Iene con il cosiddetto fenomeno Blue Whale.
Ed è proprio ricollegandosi alle polemiche sul caso Blue Whale, che da mesi divide il mondo dell'informazione, dato che in tanti lo considerano un pericolo concreto, ma tanti altri reputano il tutto una vera e propria speculazione giornalistica, che Le Iene hanno deciso di sferrare un vero e proprio attacco nei confronti di Selvaggia Lucarelli, ricordando come quest'ultima avesse contestato sia l'esistenza del fenomeno Blue Whale che del Blackout Challenge arrivando anche a scontrarsi con la madre del ragazzo deceduto, che, secondo quanto dichiarato da Le Iene, sarebbe stata anche trattata in maniera molto aggressiva dalla Lucarelli.
La durissima replica di Selvaggia Lucarelli
Quest'ultima ha replicato oggi pomeriggio con un lunghissimo post pubblicato sulla sua popolarissima pagina Facebook. Nel comunicato la blogger e giornalista del Fatto Quotidiano ha rivendicato la sua visione sui fenomeni Blue Whale e Blackout Challenge, emblematico in tal senso questo passaggio:
"Se domani decido che esiste il fenomeno dei mignoli tagliati con l'ascia da legna, scommetto che troverò un caso in Siberia, uno in Perù e uno a Barletta.
Lo monto e creo il caso".
La Lucarelli ha contestato duramente la narrazione proposta dal servizio del programma di Italia Uno ed ha ribadito di reputare ben più attendibile l'ipotesi del suicidio come causa della morte del ragazzo. Inoltre la blogger ha sottolineato come Matteo Viviani, a differenza sua, non sia un giornalista e sia già stato condannato più volte in via definitiva per i suoi servizi a Le Iene.
"Quello che è andato in onda ieri sera è lo squallido tentativo di riabilitarsi – ha dichiarato la Lucarelli – dopo la figura di m.... del Blue Whale (intervistai Matteo Viviani costringendolo ad ammettere che nel servizio aveva inserito video di falsi suicidi spacciandoli per veri, cosa che non mi è stata perdonata) che come ricorda anche la BBC in una lunga inchiesta di gennaio non esiste".