Proseguono spedite a Parigi le indagini intorno al rogo che ha parzialmente distrutto la cattedrale parigina di Notre-Dame, un simbolo dell'Europa medievale, e per tutti i cristiani. Per tutti è stato un colpo al cuore vedere l'antico edificio religioso in fiamme, i parigini in lacrime e nel più stretto silenzio hanno osservato il crollo dell'imponente guglia che si stagliava contro il cielo. Gli inquirenti vogliono capire ancora come sia stato possibile che si generasse un incendio di tali proporzioni, che, ricordiamo, ha distrutto interamente il tetto in legno della cattedrale, risalente al 1200.

Negli scorsi giorni gli inquirenti hanno fatto sapere che quella seguita è la pista dell'incidente. L'incendio sarebbe partito a causa di un corto circuito avvenuto su uno degli ascensori presenti nel cantiere, questa al momento l'ipotesi più credibile. Oggi invece i responsabili della ditta "Le Bras Freres", come riporta SkyTg24, avrebbero dichiarato agli investigatori che alcuni operai fumavano nel cantiere, violando il divieto imposto dall'azienda che stava eseguendo i lavori. Le sigarette comunque non sarebbero responsabili della catastrofe, in quanto al momento del rogo il cantiere era stato già abbandonato, e non c'era nessuno sulle impalcature.

Sette mozziconi trovati nella zona dei lavori

Secondo quanto ha riferito Marc Eskenazi, portavoce dell'impresa edile, è vero che diversi operai avrebbero, come detto in precedenza, violato il divieto, ma si esclude categoricamente che la causa dell'incidente sia stato un mozzicone spento male. Di contro, un articolo apparso sul Canard Enchainé, riferisce che nella zona dei lavori sono stati trovati ben sette mozziconi di sigarette dagli stessi investigatori.

Al momento non sappiamo se l'ipotesi delle sigarette venga ulteriormente approfondita da chi indaga. Inoltre, secondo quanto riporta Repubblica, sulle sue pagine on-line, i motori elettrici degli ascensori pare che non avessero nessun problema. Ad informare di ciò è lo stesso portavoce dell'azienda.

Ricostruzione milionaria

Intanto, mentre l'inchiesta sull'incendio va avanti, si sono già cominciati a raccogliere offerte e donazioni per la ricostruzione dell'intero tetto della cattedrale e per tutti restauri interno.

Ci vogliono solo 150 milioni di euro per ricostruire gli oltre mille metri quadri della parte superiore della chiesa. Per ricostruirla quanto più fedelmente possibile, sono già al lavoro architetti, storici dell'arte e archeologici di fama mondiale. Per 5 o 6 anni l'edificio resterà chiuso. Il Comune di Parigi ha fatto sapere che sul piazzale antistante la chiesa, nei prossimi mesi verrà costruito un edificio in legno, questo per consentire ai fedeli di pregare sul luogo di Notre-Dame.