Proseguono le indagini sul caso di cronaca che lo scorso 21 gennaio ha visto una coppia rapire una bambina neonata dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza.

Gli accusati, Rosa Vespa di 51 anni e Moses Omogo Chidiebere di 43, sono stati arrestati poco dopo l'accaduto ma quest'ultimo è stato scarcerato il giorno dopo l'arresto perchè, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe estraneo ai fatti. Dall'analisi della chat WhastApp dei due infatti, sarebbe emerso che Rosa Vespa avrebbe fatto tutto da sola come del resto da lei stessa dichiarato in sede di interrogatorio.

Le bugie di Rosa Vespa sulla sua gravidanza

Rosa, durante l'interrogatorio, ha confessato che l'intera vicenda ha avuto inizio con una bugia: nove mesi fa la donna ha infatti raccontato, mentendo, di essere incinta.

Per sostenere la propria versione dei fatti, ha costruito nel tempo una serie di menzogne creando una realtà fittizia fatta di ecografie e certificati medici falsi e alimentata con post sui social dove mostrava immagini di neonati a commento della propria gravidanza.

Quando la data del presunto parto si andava avvicinando, Rosa ha pianificato il rapimento eseguendolo poi nella clinica Sacro Cuore di Cosenza: la donna si è così finta un'infermiera riuscendo a rapire la neonata Sofia, in realtà figlia di Federico Cavoto e Valeria Chiappetta.

L'esame delle conversazioni su WhatsApp

Nel corso dell’interrogatorio, Rosa ha come accennato dichiarato di non aver mai voluto coinvolgere il marito nella vicenda. Le conversazioni su WhatsApp confermerebbero questa versione: il giorno del rapimento, la donna ha scritto al marito di non poterlo vedere a causa di alcuni casi di Covid registrati in clinica: "Amore mio, non ti fanno entrare - scrive Vespa - ma io sono tranquilla ora.

Guarda WhatsApp che dopo ti mando la foto dell'amore nostro".

In un secondo momento, Rosa ha scritto al marito da un altro numero fingendosi una delle infermiere che avrebbe assistito al parto: "Sua moglie ha partorito, un bimbo di circa 3 kg. Tra poco la faccio chiamare". In successione, sul telefono di Moses arriva persino la foto di un bambino appena nato probabilmente scaricata da internet: "Amore, Anselmo dorme".

Dopo aver lasciato la clinica, la donna si è però presentata al marito con Sofia, la bimba rapita nel suo ovetto rosa. Poche ore dopo, i due sono stati intercettati dai carabinieri nella loro abitazione e tratti in arresto.