I numeri riportati da un rapporto delle Nazioni Unite rivelano per la prima volta una verità molto scomoda per gli USA. Sembra infatti chiaro che le forze armate americane, insieme all'esercito regolare afgano, hanno ucciso più civili in Afghanistan rispetto ai talebani e ad altre forze ribelli. Questa quantità di vittime riguarda il primo trimestre del 2019 e, anche se il numero effettivo è il più basso rilevato dal 2013 a oggi, è comunque un dato molto preoccupante.
Le morti di civili in Afghanistan provocate da USA, esercito afgano e talebani
Le Nazioni Unite monitorano la quantità di morti civili della guerra in Afghanistan ormai da dieci anni.
Per completezza, bisogna notare che il picco della guerra in quella regione si raggiunse nei primi anni 2000, a seguito degli attentati dell'11 settembre. Dunque l'Onu, purtroppo, non ha una visione complessiva del fenomeno sin dalle origini.
Nonostante questo, i valori emersi ora dal nuovo rapporto trimestrale tornano a farsi preoccupanti. Nel primo trimestre di quest'anno, infatti, risulta molto chiaramente che le forze statunitensi e quelle dell'esercito regolare afgano hanno ucciso più civili dei talebani e delle altre forze ribelli. Al tempo stesso, le perdite civili complessive sono scese al livello più basso all'interno dello stesso periodo dal 2013.
Ciò è avvenuto principalmente perché durante i primi tre mesi di quest'anno, le operazioni militari sono aumentate in quanto entrambe le parti stanno cercando di spingere i colloqui tra Stati Uniti e Talebani.
Al tempo stesso, sono anche diminuiti gli attacchi suicidi, soprattutto nella città di Kabul.
Il report conta 581 civili uccisi e 1.192 feriti durante il primo trimestre del 2019, una diminuzione del 23% delle vittime complessive rispetto allo stesso periodo del 2018. Le operazioni aeree sono state una delle prime cause di vittime civili, uccidendo 145 civili e ferendone 83, con un aumento del 41% per quel tipo di vittime rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il rapporto attribuisce quasi tutte queste vittime ai raid aerei americani.
Una guerra ancora lontana dalla fine
"Un numero impressionante di civili continua ad essere ucciso e mutilato ogni giorno", ha dichiarato Tadamichi Yamamoto, rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per l'Afghanistan. "Tutte le parti devono fare di più per salvaguardare i civili".
Nonostante di questa guerra si parli sempre meno, i numeri, sia da una parte che dall'altra, continuano a essere impressionanti. I talebani, lo Stato islamico e altri militanti hanno ucciso 227 civili e ferito 736 nel primo trimestre, secondo il rapporto, con una diminuzione del 36% rispetto allo stesso periodo del 2018. Le Nazioni Unite hanno spesso richiamato queste forze, ricordando loro che il deliberato attacco mirato a colpire civili "è proibito dal diritto internazionale e costituisce un crimine di guerra".
Le forze filogovernative (esercito regolare afgano e altre forze ufficiali, alleate degli USA) invece hanno ucciso 305 civili e ne hanno feriti 303, con un aumento del 39% rispetto al primo trimestre dello scorso anno.