Che tra il generale Haftar e la Francia vi siano rapporti molto stretti è sempre più chiaro. Ora, però, iniziano ad emergere nuovi dettagli. Sembra infatti che il 4 aprile il figlio di Haftar, prima di incontrare anche le autorità italiane, si sia recato innanzitutto a Parigi per ottenere il sostegno e, soprattutto, il via libera all'attacco. L'Eliseo smentisce questa ipotesi, ma è una smentita che non regge molto. Del resto l'Ue ieri aveva avanzato una condanna molto forte nei confronti dell'offensiva di Haftar, ma la Francia sembra averla bloccata.
L'Italia, insomma, i cui interessi economici in Libia sono ben noti, rischia letteralmente di ritrovarsi sotto attacco.
I rapporti tra la Francia e Haftar: Parigi sembrerebbe voler gestire gli attacchi
Il generale Haftar, come ormai noto, sta attaccando Tripoli e, soprattutto, il presidente al-Serraj, riconosciuto dall'Onu e soprattutto dall'Italia. Il nostro paese, infatti, ha da sempre rapporti strettissimi, soprattutto economici, con il governo libico. Ora, però rischia di perdere tutto questo a causa proprio dell'avanzata di Haftar.
Il problema vero, però, è che dietro Haftar sembra esserci la Francia. A conferma di questo, sembrerebbe che il 4 aprile, e dunque poche ore prima dall'offensiva, il figlio di Haftar sarebbe andato proprio a Parigi per chiedere sostegno e, addirittura, l'effettivo "via libera".
Al momento non si sa chi, sul versante francese, lo abbia incontrato, ma è comunque evidente la vicinanza dell'Eliseo alle forze che mirano a far cadere il presidente Serraj.
Parigi smentisce però simili ipotesi, anche se questa smentita non regge molto. Anche perché proprio ieri l'Ue ha cercato di avviare una ferma condanna delle operazioni di Haftar, condanna però che sarebbe stata fermata proprio dalla Francia.
Parigi smentisce anche questo, ma a sostenerlo sono fonti diplomatiche citate dalla Reuters che fanno riferimento diretto alla bozza del documento.
Italia e Germania cercano di fermare Haftar (e la Francia)
Gli Stati Uniti intanto hanno ritirato le proprie forze dalla Libia. Si sono perciò chiamati fuori tra questa disputa tra stati europei, in cui le truppe libiche sembrano essere solo il mezzo per fini ben più vasti.
Secondo alcune fonti lunedì 8 aprile lo stesso Premier Conte si sarebbe recato in segreto a Bengasi per incontrare gli emissari di Haftar e cercare così una soluzione.
Ciò che invece è alla luce del sole è la ferma posizione di Angela Merkel, contraria gli attacchi di Haftar. Anche la Germania, infatti, ha molti interessi economici in Libia. La cancelliera ha dichiarato che non può essere accettabile una soluzione militare nella questione libica. Per questo "Ci si aspetta da tutte le parti la disponibilità a negoziare", frase che si riferisce in teoria ad Haftar, ma che sembra anche un netto richiamo alla Francia.