Questo pomeriggio, presso il Tribunale di Macerata è arrivata la sentenza definitiva, dopo un processo durato un anno e quattro mesi: Innocent Oseghale è colpevole di aver ucciso Pamela Mastropietro, la giovane di 18 anni che il 31 gennaio 2018 venne brutalmente assassinata a Pollenza proprio da Oseghale. Sono gravissimi i reati di cui è accusato Innocent: questi vanno dall'omicidio volontario aggravato, fino alla violenza sessuale e al vilipendio di cadavere. Infatti l'assassino non si sarebbe limitato solamente ad uccidere Pamela, ma avrebbe ancora infierito su di lei chiudendo poi i resti mortali della giovane in due valige, abbandonate in seguito al delitto sul ciglio della strada.

Quello di Pamela è un fatto di cronaca che ha davvero fatto scalpore nel nostro Paese, soprattutto per le modalità con cui è avvenuta l'azione criminosa. Oggi i giudici hanno posto la parola fine a questa vicenda: pena massima per Innocent.

I genitori della ragazza si sono abbracciati

A Macerata oggi è stata una giornata davvero dura, la sentenza in Tribunale è arrivata dopo 5 ore in cui i giudici hanno ripercorso tutta la vicenda dell'omicidio in questione. In questi mesi in aula sono state anche proiettate le immagini del corpo martoriato di Pamela, che prima di essere uccisa sarebbe stata drogata con la forza, almeno questo è il pensiero della madre. Quando i giudici hanno pronunciato la parola "ergastolo", si sono abbracciati visibilmente commossi.

Ma la mamma della ragazza, ancora ovviamente distrutta dal dolore nonostante la massima pena inflitta all'assassino, ha incalzato ancora con queste parole davanti ai giornalisti: "Ora prendete i complici". Per la donna infatti Innocent non ha fatto tutto da solo, ma ci sarebbero altre persone, per il momento non ancora identificate, che avrebbero partecipato all'uccisione di Pamela Mastropietro.

Una storia drammatica

Quella di questa giovane ragazza assassinata è davvero un brutta storia, la quale ha portato anche a gesti sconsiderati da parte di gente folle. Si ricorderà infatti quanto accadde sempre a Macerata, proprio poco tempo dopo il delitto, quando Luca Traini, soggetto presumibilmente vicino agli ambienti dell'estrema destra, si mise a sparare all'impazzata contro alcuni richiedenti asilo, ferendo in maniera grave alcuni di loro.

Ovviamente tali immigrati non c'entravano nulla con l'omicidio di Pamela. Oggi Innocent ha ascoltato per tre lunghe ore le arringhe degli avvocati e dello stesso procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio. "Non ci aspettavano nulla di meno dell'ergastolo" - aveva dichiarato il padre della vittima a metà giornata. E poche ore dopo la sentenza definitiva è arrivata.