Un singolare fatto di cronaca si è verificato qualche giorno fa a Massa, in Toscana, dove due genitori di religione islamica hanno chiamato gli agenti della Polizia di Stato in quanto stavano litigando con il proprio figlio che aveva deciso di bere tranquillamente una birra. La religione in questione vieta ai propri fedeli l'uso di bevande alcoliche, tra le quali è inclusa anche la bevanda 'bionda'. 'Aiuto, stiamo litigando con nostro figlio. Beve. Aiutateci', così avrebbe detto il padre del ragazzo agli agenti. Dal commissariato la chiamata è stata girata immediatamente alla pattuglia in servizio in zona, che si è recata immediatamente a casa della famiglia islamica.

Dal tono della telefonata gli inquirenti hanno temuto di trovarsi davanti ad una situazione drammatica, ma quando sono arrivati la situazione è sembrata abbastanza chiara.

Nessun accenno di violenza

La coppia e il loro figlio stavano avendo una discussione piuttosto accesa proprio per la decisione del ragazzo di bersi una birra, come detto. I genitori, infatti, volevano 'soltanto' che il loro figlio rispettasse i dettami della religione. Ovviamente bere una birra non costituisce in Italia alcun tipo di reato, specie se poi una persona, come in questo caso, è quasi maggiorenne. Gli agenti hanno capito subito la situazione e hanno riportato la calma nella famiglia. I genitori comunque non hanno usato alcun tipo di violenza sul figlio e la discussione è stata solo verbale, a differenza di molti casi dove alcune famiglie islamiche hanno usato la forza, soprattutto nei confronti di ragazze 'colpevoli' di voler vivere secondo le abitudini occidentali.

Al ragazzo i poliziotti hanno detto di non esagerare con l'alcol, anche perché potrebbe provocare dei danni seri. Ai genitori, invece, gli stessi agenti hanno ricordato che si trovano in un Paese in cui non è un reato bere alcolici, a meno che non si esageri o ci si ubriachi per poi mettersi alla guida di un veicolo. Gli agenti hanno spiegato, poi, spiegato ai genitori che, vivendo in un paese libero, il ragazzo ha dei diritti che meritano di essere tutelati.

Gli agenti hanno detto al ragazzo di rispettare i propri genitori

La curiosa vicenda si è chiusa, quindi, con gli animi che, a quanto pare, si sono placati. Comunque i poliziotti hanno anche ricordato al ragazzo, tra le altre cose, che deve avere rispetto per i suoi genitori. Dopo essere intervenuti per risolvere questo caso 'particolare', i poliziotti sono tornati in Questura. Ovviamente non hanno emesso nessuna denuncia ai danni delle persone coinvolte in questa storia, che è stata riportata dai principali media locali.