Sta diventando un vero e proprio giallo la morte del bambino di due anni arrivato ieri mattina privo di vita all'ospedale "Maggiore" di Novara. Secondo quanto riporta la stampa locale e nazionale, a dare l'allarme sarebbero stati la madre e il suo compagno, residenti a Sant'Agabio, che al momento del dramma si trovavano in casa con lui. I soccorsi sono giunti immediatamente sul posto, ma purtroppo al suo arrivo in ospedale il piccolo era già deceduto. Sul caso la Procura ha aperto un'inchiesta, che per adesso non vede nessuno iscritto nel registro degli indagati.
Le cause della morte del bambino non sono ancora note, gli inquirenti stanno vagliando ogni ipotesi possibile: non si esclude che possa essersi trattato di una tragica fatalità, in quanto la madre, proprio ieri davanti agli inquirenti, ha dichiarato che il bimbo sarebbe caduto accidentalmente dal lettino. Gli investigatori vogliono vederci comunque chiaro, e andranno in fondo a questa storia.
Lividi sospetti
Sempre secondo quanto riportano i media locali, in particolare la testata giornalistica online Novara Today, sul corpicino della vittima sarebbero stati trovati dei lividi ed ematomi, i quali sono stati giudicati sospetti. Non è chiaro come abbia fatto il piccolo a procurarsi tali traumi, ed è proprio quello che cercherà di capire il medico legale che eseguirà l'autopsia sul cadavere del piccolo.
La speranza è quella che non ci si trovi davanti all'ennesimo omicidio. Sulle indagini gli investigatori mantengono il più stretto riserbo, proprio per questo ancora non è dato sapere se sotto a questa storia ci sia dell'altro. Solo dopo aver esaminato a fondo il corpo del bambino, e aver ascoltato per bene i suoi congiunti si potrà stabilire che cosa sia effettivamente successo in quella casa di Sant'Agabio.
Per tutta la serata di ieri la coppia, che convive, che è stata ascoltata prima in Questura e poi in Procura, avrebbe continuato a sostenere sempre la sua versione dei fatti, ovvero che il bambino sia caduto dal lettino.
I sanitari hanno avvisato la Polizia
Inoltre, particolare questo di non poco conto, ieri mattina ad avvisare le Forze dell'Ordine sono stati proprio i sanitari del nosocomio novarese, che hanno notato appunto quegli ematomi sospetti sul corpo del bambino.
L'abitazione dove il 118 è intervenuto ieri si trova in corso Trieste a Sant'Agabio, quindi in pieno centro abitato. La notizia della morte del piccolo nel frattempo si è sparsa a macchia d'olio in città, e ha destato sconcerto tra gli abitanti del posto. Nessuno credeva che potesse accadere un dramma simile proprio in quella comunità. Purtroppo non è il primo caso del genere che capita nel nostro Paese: proprio 48 ore fa un altro bambino di soli due anni è stato trovato senza vita in casa, a Milano. In quell'occasione è ormai sicuro che si sia trattato di un omicidio, anche perché il padre, un 25enne croato, ha confessato di aver percosso violentemente il bambino. "Non riuscivo a dormire" - questa è l'assurda giustificazione che l'uomo ha dato agli inquirenti.