Svolta nelle indagini dell'omicidio del pensionato Sesto Grilli, avvenuto nel pesarese circa un mese e mezzo fa.
Il 17 marzo scorso, nella sua abitazione di San Lorenzo in Campo, fu rinvenuto, legato ed imbavagliato, il cadavere del pensionato 74enne, un delitto probabilmente scaturito a seguito di rapina. Dopo poco più di un mese, grazie alle telecamere di videosorveglianza ed al DNA, rinvenuto nell'abitazione del Grilli, i carabinieri del RACIS e del Nucleo Investigativo di Pesaro, si è potuti risalire ai presunti responsabili dell'omicidio.
I carabinieri arrestano quattro persone
Sono finite in carcere, in attesa dell'interrogatorio di garanzia, quattro persone tutte originarie della Calabria, ma da anni residenti tra le Marche e l'Emilia Romagna. Il Giudice per le indagini preliminari, ha firmato il provvedimento di arresto dopo aver esaminato gli elementi probatori acquisiti della polizia giudiziaria e gli accertamenti del DNA rinvenuto sul luogo del delitto.
Nei prossimi giorni, i quattro soggetti verranno interrogati in carcere dall'Autorità Giudiziaria, sia per la conferma degli arresti sia per chiarire le singole posizioni degli indagati.
Trovati 13mila euro nell'abitazione del Grilli
Da un sopralluogo dei carabinieri nell'abitazione della vittima alla ricerca di elementi utili alle indagini, furono rinvenuti, in contanti oltre 13mila euro, di cui, parte di essi custoditi in una cassaforte posta nel garage e che forse erano l'obiettivo dei rapinatori.
L'aver trovato legato ed imbavagliato il cadavere del 74enne ha dato avallato ancora di più l'ipotesi di una rapina finita male, nel tentativo di farsi indicare dalla vittima il luogo dei soldi. Proprio da questa idea gli investigatori non hanno tralasciato nulla, rinvenendo nell'abitazione del pensionato tracce di DNA non appartenente alla vittima.
Esito delle indagini
Dall'esame delle riprese delle telecamere di videosorveglianza ed i tabulati telefonici della zona i carabinieri di Pesaro hanno identificato due dei sospettati, dai quali, con alcuni escamotage sono riusciti a prelevare il loro DNA e confrontarlo con quello rinvenuto nell'abitazione della vittima.
Da questi ultimi accertamenti sono quindi scattate le manette per N.
D., 28enne residente a Pesaro, per il fratellastro F.D. 40enne di Melissa, per D. L. 34enne e per M. C., 28enne, questi entrambi residenti in San Pietro in Casale. Gli indagati, già condotti nella Casa Circondariale di Pesaro e posti a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, saranno ascoltati dal magistrato con l'interrogatorio di garanzia ed alla presenza dei rispettivi avvocati difensori.