Purtroppo non c'è l'ha fatta il 19enne egiziano, Mohamed Gabr Mostafa Salem, che ieri pomeriggio è stato colpito a morte con un oggetto contundente da parte di un 38enne a Ostia, vicino la stazione dei bus del Lido. Secondo quanto riporta la stampa locale e nazionale, il soggetto, insieme ad altre quattro persone, avrebbe fatto delle avances piuttosto spinte alla figlia 15enne dell'uomo, che non ci ha visto più, e con il ragazzo della giovane e un amico 46enne originario dell'Ecuador ha organizzato la spedizione punitiva nei confronti della comitiva in questione, tutta composta da cittadini stranieri.

Il 38enne sarebbe stato già conosciuto alle Forze dell'Ordine, e sarebbe il figlio di un appartenente al clan Spada: per lui adesso scatta l'accusa di omicidio colposo, mentre fino a poche ore fa la stessa era di tentato omicidio, in quanto il giovane lottava tra la vita e la morte in ospedale.

Pugni, calci e fendenti

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti in queste ultime ore, la ragazza da tempo subiva molestie verbali piuttosto spinte dai componenti del gruppo aggredito. A questo punto, esasperata, lo ha detto al padre, il quale ha quindi pensato di vendicarsi personalmente con gli aguzzini della figlia. Quando il papà della ragazza, il fidanzato e il 46enne ieri sono arrivati sul luogo del fatto di cronaca, hanno individuato i giovani protagonisti delle avances e sono cominciati a volare pugni, calci e purtroppo anche fendenti.

Il19enne in particolare sarebbe stato colpito con un coltello, o forse con un cacciavite. Il colpo gli ha provocato una seria ferita all'addome, che i medici hanno operato d'urgenza nella notte appena trascorsa. Purtroppo, come detto, poco fa il giovane è spirato, precisamente intorno alle ore 16:00. Nella maxi rissa è rimasto ferito anche un 21enne, anch'egli egiziano, le sue condizioni non sarebbero gravi.

Il padre della ragazza e altre quattro persone arrestate

Adesso sono cinque le persone che sono state tratte in arresto dai carabinieri di Ostia, tra cui il padre della giovane, che ha deciso di agire in questa maniera sconsiderata, e anche gli autori delle avances, i quali dovranno rispondere di rissa aggravata. A esprimere gli apprezzamenti nei confronti della giovane figlia del 38enne sarebbero stati i due egiziani di 19 e 21 anni, mentre gli altri si sarebbero messi in mezzo per aiutare i due che venivano aggrediti.

Tutti gli arrestati, secondo quanto riferisce la testata giornalistica online Roma Today, sono stati condotti nel carcere di Regina Coeli, mentre l'altra persona ferita si trova piantonata a vista dai militari dell'Arma. Sicuramente nelle prossime ore ci saranno ulteriori aggiornamenti su questo triste episodio.