Ha dell'incredibile la notizia che circola nel web nelle ultime ore: la governatrice dello stato dell'Alabama, Kay Ivey, ha approvato la legge che vieta le donne di ricorrere all'aborto, anche in caso di stupro. Sembra che l'unico caso in cui una donna possa interrompere la gravidanza sia quando questa mette a rischio la vita della madre. La norma definisce una pena molto severa per i medici che praticano l'aborto: essi, infatti, possono essere puniti fino a 99 anni di carcere. La Camera aveva già approvato la legge il mese scorso, ma ieri è stata approvata anche al Senato, con 25 voti a favore e solo 6 contrari.
La legge entrerà in vigore tra sei mesi.
Non sono mancate ovviamente le polemiche: sono state numerose le donne che sono scese in piazza a mostrare tutto il loro disappunto, vestite come le ancelle del celebre romanzo "The Handmaid's Tale" della scrittrice Margaret Atwood, poi diventata una serie in onda su Tim Vision. Nel romanzo, infatti, si racconta di un futuro distopico in cui le donne hanno ben poca scelta riguardo il loro futuro, ma anzi sono totalmente succubi al volere degli uomini.
Anche numerose star si sono schierate contro questa legge, definendola come uno "stupro per le donne", "scandalosa", e "spaventosa". La senatrice si giustifica affermando che l'Alabama è uno Stato in cui viene rappresentato il volere di Dio, e quindi ogni vita risulta estremamente preziosa.
La legge, probabilmente, verrà sospesa dalla Corte Suprema, ma è proprio lì che i sostenitori vogliono arrivare; infatti, si sa che cinque giudici su nove manifestano un atteggiamento conservatore.
Storia della legge sull'aborto
Sembrano lontani i tempi in cui la legge sull'aborto veniva approvata nel mondo: i primi Stati ad approvare tale legge furono l' Unione Sovietica nel 1919, l'Islanda nel 1935 e la Svezia nel 1938.
A questi seguirono altri Paesi come Ungheria, Polonia, Bulgaria e Romania; a partire dalla fine del XX secolo, la legge venne approvata pressoché in tutto il mondo, soprattutto in Occidente. In Italia tale legge fu approvata solo nel 1978, con la celebre legge 194/1978.
Certamente, dopo questa legge i modi in cui la donna veniva considerata subirono un forte cambiamento, in quanto ella finalmente poteva essere in grado di decidere del suo corpo e della sua vita.
Preceduta da altre leggi come quella sul divorzio, approvata in Italia con la legge 880/1970, la legge sull'aborto garantisce tuttora una libertà estrema in termini di scelte di vita.
Purtroppo, il 2019 sarà un anno che passerà alla Storia per un evento choc come questo: a più di quarant'anni di distanza, sembra che il mondo stia tornando indietro, in un'era in cui alle donne vengono tolti sempre più diritti, primo tra tutti quello di decidere sulla propria vita.