Noi non è il classico film dell'orrore. Horror psicologico dal significato politico e sociale, lontano dai classici cliché dei film dello stesso genere, questo horror si presenta come qualcosa di decisamente diverso dal solito, in cui niente è come sembra.

Avevamo già conosciuto Jordan Peele con il film grazie al quale ha vinto l'Oscar nel 2018 come Miglior Sceneggiatura, ma questa volta Peele sceglie con maestria un altro tema altrettanto importante, quello del doppelganger, cioè il tema del doppio.

Trama del film Noi

Nell'estate del 1982, una famiglia afroamericana sta passando una serata al luna park di Santa Cruz; nonostante le tensioni tra madre e padre siano palpabili, la bambina è attratta da quel mondo colorato e luminoso.

Mentre la madre si reca in bagno, la bambina, Adelaide, si allontana dal padre e si reca verso l'attrazione la casa degli specchi. Dentro la stanza la bambina si troverà faccia a faccia con la sua sosia, e da quell'incontro la bambina sarà segnata per sempre.

Il film fa un salto di circa 30 anni, fino ad arrivare ai giorni nostri, quando ormai Adelaide è cresciuta e si è costruita una famiglia; sposata con Gabe, la coppia ha avuto due figli, Zora e Jason. La famiglia felice torna in quella stessa spiaggia a Santa Cruz, ma Adelaide inizierà ad avere dei presentimenti, come se quello che ha visto tanti anni prima non l'avesse abbandonata del tutto...

I significati dietro al film Noi

Da questo momento in poi, è meglio che voi abbiate visto il film, perché ci saranno spoiler.

Come ho già anticipato, il tema ricorrente è quello del doppio: sotto il mondo che conosciamo, si cela un mondo sotterraneo in cui convivono le nostre ombre, o cloni: questi sono destinati a ripetere i nostri stessi gesti, le nostre azioni, senza poter avventurarsi nel "mondo di sopra". Costretti a vivere in un mondo sommerso, questi "cloni", come spiega l'alter-ego di Adelaide alla fine del film, non sono altro che un esperimento fatto dal Governo degli Stati Uniti, che non è stato approfondito.

In questo modo Peele vuole riflettere e denunciare la condizione di coloro che vivono all'interno di una classe sociale povera, che si trovano ad emulare i "ricchi", senza sapere ciò che stanno facendo. Non a caso, lo fa anche scegliendo come protagonisti una famiglia afroamericana, elemento che incarna perfettamente il tema di disuguaglianza sociale.

C'è un altro elemento che sembra concordare con questa tesi: la tuta rossa che i cloni indossano, che sembra ricordare quella dei carcerati americani; negli Stati Uniti, infatti, sono molti gli episodi di arresti a danni di individui di colore proprio a causa del colore della loro pelle.

Il tema del doppio, invece, può ricondurre anche alla parte buona e cattiva che si cela in ognuno di noi: alla fine del film, infatti quando Adelaide sorride al figlio, si capisce, che in realtà, lei non sia la vera Adelaide, ma quella che nel 1982 prese il suo posto. Nel film, infatti, si vede l'alter-ego che soffoca la vera Adelaide, e che la trascina nel mondo di sotto. La vera Adelaide, quindi, ha nutrito tutta la vita il desiderio di scagionare quella che oramai è diventata la sua famiglia, dando loro l'opportunità di ribellarsi.

Ciò significa che, in realtà, "Noi" siamo Loro; possediamo tutti una parte buona ed una parte cattiva, con la quale conviviamo finché, appunto, una delle due prenda il sopravvento.

Altro elemento coerente con il tema del doppio è il numero 11, che rappresenta proprio l'uno ripetuto, in cui la somma dà 2, che rappresenta il doppio per eccellenza. Nel film ci sono anche riferimenti alla Bibbia, in particolare al versetto 11:11 tratto dal libro di Geremia, che riguarda proprio una possibile fine del mondo.

Vi è, poi, un altro elemento strettamente politico: il riferimento al movimento contro la povertà del 1982, chiamato Hands Across America, che aveva come obiettivo quello di protestare contro la fame nel mondo.

In realtà, questa iniziativa si rivelò un flop pazzesco. I cloni, quindi, si trovano ad emulare quello che i loro doppi avevano fatto negli anni Ottanta, come segno di protesta per il tipo di vita a cui erano stati costretti fino a quel momento.

Il film può interessare tutti coloro che hanno voglia di vedere un horror diverso dal solito, carico di significati sociali importanti. Totalmente esente da scene splatter, il film gioca sul dramma psicologico, sulla tensione continua e sul dubbio che la realtà non sia mai quella che sembra.