Eserciterebbe la professione d'infermiera senza essere iscritta ad alcun ordine. Al 'Prati-Caltagirone gate', tormentone sulle finte nozze dell'ex primadonna del Bagaglino, Pamela Prati, che da settimane tiene banco nei salotti televisivi e sulla stampa, potrebbe ora affiancarsi un 'Carta-Muscas gate'. Al 'giallo' delle sei magliette del valore complessivo di 1200 euro rubate venerdì alla Rinascente di piazza Duomo a Milano, episodio per il quale il cantante sardo 34enne Marco Carta, è stato fermato con un'amica 53enne, Fabiana Muscas, anche lei sarda, se ne affianca ora un altro per via dell'incertezza sull'identità della stessa.

Ieri, alcuni giornali e siti, nel tracciare un profilo della donna che con Carta è stata rinviata a giudizio e dovrà comparire a processo a settembre con l'accusa di furto aggravato, avevano scritto che era infermiera professionale, ma l'Ordine degli infermieri di Cagliari, come viene precisato dall'AGI, li ha smentiti invitando i media a rettificare la notizia.

Furto alla Rinascente, il 'giallo' sulla donna accusata con Marco Carta

Lo scorso venerdì, il cantante è stato fermato alla Rinascente di Milano per il furto di sei costosissime magliette di 'Neil Barrett', del valore ciascuna di 200 euro. Il giorno successivo si è svolto a porte chiuse il processo per direttissima: in assenza di prove, il giudice non ha convalidato il fermo nei confronti di Carta che si è dichiarato innocente, mentre lo ha convalidato, pur non applicando misure cautelari, nei confronti della donna, individuata al momento come l'esecutrice materiale del furto perché nella sua borsa sono state rinvenute le sei magliette rubate e un cacciavite con il quale erano state rimosse dai capi d'abbigliamento le placche antitaccheggio.

Fabiana Muscas, sposata, vedova, ha una figlia ed è una fan inseparabile del cantante dai tempi di Amici: per questo, terminato il turno di lavoro, venerdì era volata a Milano. In base a quanto riportato sul Corriere della Sera, come su altre testate, risultava essere un'infermiera professionale che lavora in Cardiologia all'ospedale Brotzu di Cagliari.

Proprio in merito a questa notizia, ieri si è espresso Pierpaolo Pateri, presidente dell'Ordine degli Infermieri di Cagliari. Secondo Pateri, affermazioni riportate dall'AGI, da un primo controllo la donna non risulterebbe essere iscritta all'Albo degli Infermieri della provincia di Cagliari né in nessun albo, iscrizione che è obbligatoria per esercitare la professione infermieristica.

Ed anche se l'accaduto dello scorso venerdì non ha alcun collegamento con l'attività lavorativa ospedaliera, Pateri ha annunciato approfondimenti e reso noto che, qualora fosse confermato che la donna svolga la professione infermieristica senza il requisito dell'iscrizione all'Albo e quindi al di fuori delle norme vigenti in materia, scatterebbero iniziative nelle sede competenti in base anche alle recenti indicazioni del ministro della Salute, Giulia Grillo, sull'abusivismo professionale. A dispetto del presunto esercizio abusivo della professione, il curriculum di Fabiana Muscas appare persino strabordante: coordinatrice infermieristica, tutor a numerosi eventi formativi e a congressi scientifici con relazioni sul ruolo e i compiti del personale infermieristico nei programmi di riabilitazione dopo eventi cardiovascolari, in passato è stata anche impegnata sindacalmente.

Marco Carta e Fabiana Muscas, dove sono dopo lo 'scandalo'

Superato solo a metà il brutto episodio alla Rinascente, in attesa di affrontare la prima udienza del processo fissata il 20 settembre, Marco Carta ha pensato di cambiare aria. E' volato a Mykonos, in Grecia, come testimoniano alcune stories pubblicate sul suo profilo Instagram. In una, intitolata 'That's life' è su una spiaggia in compagnia di amici e amiche a sorseggiare un drink.

Invece, Fabiana Muscas pare si sia resa momentaneamente irreperibile: non sarebbe più a Milano, ma neanche a Cagliari dove vive con i genitori in un quartiere popolare. L'altro giorno non era neanche al lavoro in ospedale dove i colleghi increduli per l'accaduto la descrivono come una donna dal carattere spigoloso, ma ineccepibile sul lavoro.

Dipenderebbero ora da lei le sorti giudiziarie del cantante, vincitore nel 2008 di Amici che gli valse un premio di 300 mila euro e l'anno dopo del Festival di Sanremo: potrebbe scagionarlo definitivamente addossandosi ogni colpa, come pare abbia fatto al processo per direttissima o smentirlo confermando la testimonianza dell'addetto alla sicurezza della Rinascente. Secondo il vigilante, infatti, sarebbe stato Carta ad entrare in un camerino per misurare le magliette e staccare le placche antitaccheggio.