Una vicenda di cronaca arriva dal Sud Italia e riguarda una donna straniera ed il servizio 118. Il fatto è accaduto a Castrolibero, piccolo centro da circa 10 mila abitanti a pochi chilometri da Cosenza, in Calabria. Una ambulanza del 118 sembra si sia resa artefice di un brutto caso di mancato soccorso nei confronti di una donna, probabilmente di nazionalità romena. Della vicenda ne dà notizia il noto quotidiano Repubblica. Il 118, giunto sul posto, ha prestato intervento per la donna ma, dopo il referto, l'ha lasciata esattamente dove si trovava, stesa sul marciapiede.
Cosa è successo a Castrolibero
Nel piccolo Comune del cosentino alcuni cittadini hanno notato una donna stesa esanime sul marciapiede ed hanno provveduto a chiamare il 118. Dai commenti di chi era presente, sembra che la donna fosse con ogni probabilità ubriaca. La temperatura piuttosto alta che c'era nelle ore in cui si è svolta la vicenda (era mezzogiorno e più o meno c'erano 30 gradi centigradi), ha spinto alcuni presenti ad avvicinarsi alla donna provvedendo a bagnarle il viso con salviettine umide per abbassarle la temperatura. L'intervento dell'ambulanza, stando sempre alle testimonianze di alcuni presenti intervistati da Repubblica, sembra sia stato piuttosto celere. Gli addetti del 118 però, giunti sul posto, hanno provveduto solo a guardare la donna, sporca e stesa per terra.
Nessun intervento fisico in aiuto della malcapitata poiché sembra che abbiano solo redatto il verbale, naturalmente senza le generalità della donna, e dopo averlo inserito nei pantaloni della donna stessa, se ne sono andati. La loro giustificazione è stata che non potevano intervenire senza avere a bordo un medico. In effetti sull'ambulanza il medico mancava, come confermato da molti passanti.
Passanti sgomenti per l'accaduto
È stata una donna che abitava in zona a chiamare il 118. Repubblica ha chiesto la testimonianza proprio a questa signora, di professione cuoca e in dolce attesa. La donna sul marciapiede, stando a questa testimonianza, era a testa in giù e sporca. A Repubblica la cuoca ha criticato duramente l'operato degli addetti del 118.
Il coniuge della signora intervistata, anche lui cuoco, ha chiamato la centrale operativa chiedendo spiegazioni che sono state le medesime addotte dal personale del 118, cioè l'impossibilità di intervenire per assenza del medico a bordo. Solo alle 14:30, dopo ore ed ore sotto il sole cocente e dopo l'intervento di altri passanti, tra i quali una dottoressa e degli agenti del Comando Locale dei Vigili Urbani, si è provveduto a chiamare una seconda volta il 118. Stavolta col medico a bordo la donna è stata soccorsa, caricata sull'ambulanza e finalmente portata presso il vicino ospedale di Cosenza.