A distanza di sei mesi dai tragici fatti di Corinaldo le polemiche su Sfera Ebbasta non accennano a placarsi, anzi, in seguito alla diffusione della notizia relalitiva all'ingaggio del trapper come giudice nella prossima edizione di X Factor, la situazione sembra essersi addirittura complicata.
Il Comitato dei genitori invita a boicottare X Factor a causa della presenza di Sfera Ebbasta
Il Co.Ge.U (Comitato Genitori Unitario degli Istituti Scolastici) di Senigallia, costituito in seguito ai tragici fatti dell'8 dicembre 2018, ha infatti diramato un comunicato, a dir poco duro, in cui viene espresso profondo dissenso per la scelta di Sky, e si invita addirittura a boicottare il programma.
Il comunicato sta ovviamente facendo discutere online, suscitando reazioni contrastanti. Ma a catturare le attenzioni mediatiche nelle ultime ore sono state alcune dichiarazioni rilasciate al sito de 'Le Iene', rilanciate poi dall'AGI (Agenzia Giornalistica Italiana), da parte di un poliziotto coinvolto nella tragedia, nonché membro attivo del sopracitato Co.Ge.U.
L'esponente delle forze dell'ordine interpellato dalla redazione del noto programma Mediaset – di cui è stato reso noto soltanto il nome: Vincenzo – è infatti il padre di un PR che la sera tra il 7 e l'8 dicembre 2018 stava lavorando presso l'ormai tristemente nota discoteca 'Lanterna Azzurra' di Corinaldo, il ragazzo è fortunatamente rimasto illeso.
'Sfera Ebbasta è una vittima'
"Qualunque cantante fosse venuto a Corinaldo quella notte, si sarebbe verificata la stessa tragedia – ha dichiarato l'uomo –, purtroppo le persone che hanno subito un grave lutto hanno cercato una sorta di capro espiatorio, io credo invece che anche Sfera Ebbasta sia una vittima di tutta questa situazione.
[..] Se Sfera Ebbasta avesse avuto concrete responsabilità in merito a quanto accaduto sarebbe finito sotto indagine. Quello che mi fa schifo semmai sono le dinamiche televisive: si chiama Sfera Ebbasta a X Factor perché sicuramente la sua presenze susciterà tante polemiche, in TV va il Trash.
"Non siamo nessuno per giudicarlo – prosegue Vincenzo, che era stato raggiunto dalla redazione de 'Le Iene' via telefono – lui si è solo trovato in questa situazione, ma non c'entra nulla, dobbiamo provare anche a metterci nei suoi panni: non è facile gestire una situazione di questo tipo a livello emotivo".
Le indagini vanno avanti
Nel frattempo le indagini della Magistratura vanno avanti, stando alle ultime indiscrezioni sembra che all'interno del locale il numero degli spettatori fosse ben cinque volte superiore al consentito, proprio come ipotizzato nelle primissime ricostruzioni di dicembre.