La malasanità non è un’esclusiva italiana: ogni paese del mondo, anche quello più evoluto e con la migliore assistenza sanitaria, offre spunti drammatici e a volte incredibili come questo episodio avvenuto in Inghilterra, uno dei paesi considerati più evoluti per quanto garantisce negli ospedali, precisamente a Stoke-on-Trent: una donna di 28 anni è stata sottoposta a chemio, mastectomia e più interventi chirurgici senza avere mai avuto il cancro. Una diagnosi sbagliata.
Una madre di famiglia si vede diagnosticato un tumore maligno al seno
La vittima dell’episodio è una giovane donna di 28 anni, Sarah Boyle, madre di due bambini ancora in tenerissima età.
Durante la seconda gravidanza la donna comincia ad avvertire alcuni disturbi, che in un primo momento vengono ricondotti al parto imminente. I disturbi proseguono anche dopo la nascita del piccolo Louis e il medico personale indirizza la donna per tutti gli approfondimenti necessari al Royal Stoke University Hospital, dove la prima diagnosi è terribile: un tumore al seno, in stato avanzato e purtroppo aggressivo. Quella che sembra essere una massa viene asportata e i medici parlano di cellule maligne. Si ricorre immediatamente alla chemioterapia, ma secondo gli specialisti questo non basta a prevenire l’insorgenza di possibili recidive e decidono così di procedere a una mastectomia bilaterale.
Nel frattempo Sarah continua la chemio che ha effetti devastanti su di lei: la donna perde completamente i capelli e cade in una forte depressione. Solo in un secondo momento interviene anche la chirurgia plastica per le protesi al seno. E Sarah comincia a riacquistare il suo aspetto ma certo non la Salute.
Niente tumore: i medici si erano sbagliati, cure inutili e devastanti
L’esperienza più drammatica però deve ancora venire: dopo la chemio, gli interventi legati alla terapia e quelli per la mastectomia e l’innesto delle protesi, Sarah si sottopone ad altri controlli per scongiurare l’insorgenza di ricadute e l’esito è sconcertante.
La donna non ha mai avuto alcun tumore: la diagnosi è stata completamente sbagliata. “Sapere di avere un tumore è stato terribile – dice Sarah Boyle che vive con il marito Steven e i due figli a Stoke-on-Trent nello Staffordshire – ma anche scoprire che tutte le terapie e gli interventi erano stati del tutto immotivati è stato un trauma. Non poter allattare mio figlio Louis è stata probabilmente la cosa peggiore. Ora sono molto preoccupata per il futuro perché anche le protesi che mi hanno installato possono portare alla genesi di tumori, senza contare tutte le possibili conseguenze negative determinate dalla chemioterapia”.
Ovviamente la famiglia di Sarah si rivolta ai legali per accertare le responsabilità di quanto accaduto e farsi risarcire: “Nulla potrà mai risarcirmi – dice la donna – ma mi aspetto delle risposte precise anche per evitare che qualcuno possa affrontare lo stesso calvario che è toccato a me”.
Un portavoce dello University Hospital of North Midlands NHS Trust, della cui Fondazione l’ospedale universitario di Stoke fa parte, ha detto che “una diagnosi sbagliata in un caso del genere è un caso eccezionalmente raro, l’ospedale e la Fondazione capiscono quanto tutto questo possa essere stato devastante per Sarah e la sua famiglia e faranno in modo di starle vicino”.