Erano tutti originari di Noventa, una cittadina in provincia di Venezia, i quattro ragazzi morti ieri notte, 14 luglio, a seguito di un bruttissimo incidente stradale avvenuto a Jesolo. Secondo quanto riporta la stampa locale e nazionale, pare che i giovani, tutti di età compresa tra 22 e 23 anni, siano stati speronati da un'auto pirata. Il responsabile del presunto speronamento sarebbe stato già individuato dalla Polizia: si tratterebbe, almeno così riferiscono le prime indiscrezioni, di un cittadino romeno residente in Italia dal 2012. I giovani a bordo dell'auto sarebbero stati 5, una ragazza sarebbe riuscita a salvarsi grazie anche all'intervento del conducente di una vettura che si trovava di passaggio, il quale ha aiutato la giovane a risalire lungo il canale.

Per tutti gli altri non c'è stato nulla da fare: sono morti annegati.

Il fermo

Gli inquirenti hanno ricostruito l'accaduto anche secondo quanto dichiarato da alcuni automobilisti che avrebbero assistito alla scena. Infatti gli stessi avrebbero notato un'auto che procedeva a forte velocità sull'arteria stradale in cui è avvenuto l'incidente, precisamente in località Ca' Nani. Nel pomeriggio di ieri gli inquirenti hanno sottoposto ad interrogatorio il cittadino romeno: all'udienza c'era il pm veneziano, Giovanni Gasparini, il comandante della Polizia Municipale, Claudio Vanin e l'avvocato di fiducia dell'indagato. Al termine delle formalità di rito il soggetto è stato accusato di omicidio stradale plurimo e omissione di soccorso.

Reati gravissimi quindi. E intanto la comunità jesolana e noventina si stringe nel dolore. Le vittime erano molto conosciute nella zona: si tratta di Leonardo Girardi, che lavorava in un Outlet della Calvin Klein a Noventa, Riccardo Laugeni, Giovanni Mattiuzzo, vice store manager nel punto vendita della RefrigiWear, situato sempre all'interno della stessa galleria commerciale noventina.

All'impatto non è sopravvissuta neanche Eleonora Frasson, fidanzata di Girardi.

Alcuni parenti dei ragazzi colti da malore

Il personale del Suem ha fatto veramente di tutto per poter salvare la vita ai giovani. Come detto, purtroppo per loro non c'è stato nulla da fare. Sulle pagine online della testata giornalistica locale Venezia Today, il direttore dell'Ulss 4, Carlo Bramezza, ha raccontato di come abbia visto personalmente il personale sanitario darsi da fare per tentare di dare una speranza di vita alle vittime.

I parenti hanno raggiunto subito l'ospedale jesolano, e alcuni di loro sarebbero stati colpiti da malore. Nel weekend appena passato sono state tantissime le vittime di incidenti stradali, e purtroppo anche di pirati della strada. A tal proposito ricordiamo quanto successo nel ragusano pochi giorni fa, quando un'auto pirata, lanciata a folle velocità nel centro storico di Vittoria, nel ragusano, ha travolto e ucciso due cuginetti di 11 e 12 anni. Uno di loro è morto ieri, proprio mentre si svolgevano i funerali dell'altro cugino.