La Guardia di Finanza di Fasano, comune del brindisino, ha effettuato qualche giorno fa il sequestro di ben 93.143 opere letterarie, per un valore complessivo di oltre un milione di euro. Secondo quanto riferisce la stampa locale, in prossimità del fallimento, una nota casa editrice pugliese, la Schena Editore, aveva ceduto, vendendole, le proprie opere ad un'altra società che avrebbe operato nello stesso settore di quest'ultima, ovvero l'editoria.
Il tutto non è sfuggito ai militari delle Fiamme Gialle, che dopo una serrata attività investigativa, hanno stabilito che i libri in questione, nonostante la casa editrice fosse stata già dichiarata fallita, continuavano ad essere venduti tramiti appositi rivenditori.
Indagini partite nello scorso febbraio
L'inchiesta in questione partì nel febbraio di quest'anno, allorquando, con un esposto alle Forze dell'Ordine, lo stesso curatore fallimentare della casa editrice segnalò che l'azienda continuava a vendere sul mercato le proprie opere. Nel frattempo infatti era stata creata una nuova società, che aveva lo stesso nome della società dichiarata fallita. Il nome di quest'ultima era Schena Service S.r.l.
Gli inquirenti hanno subito voluto vederci chiaro, e hanno segnalato il caso ad altre compagnie della Finanza operanti sul territorio nazionale, in quanto la casa editrice in questione operava in tutta Italia. Sequestri di materiale cartaceo sono stati effettuati anche in altre regioni, come Toscana e Umbria.
Per cui i titolari della casa editrice estinta, e di quella nuova, sono stati denunciati per i reati di bancarotta documentale e patrimoniale aggravata, e anche per omessa dichiarazione sull'esistenza di altri beni, questo in base a quanto previste dalla vigente normativa del Codice Penale agli articoli 110 e 216 e ss. che regola appunto la Legge Fallimentare.
Una casa editrice fondata nel 1947
La Schena Editore, come già detto, era una famosa casa editrice. Fondata nel 1947, in breve tempo conquistò una importante fetta di mercato, cominciando a pubblicare anche testi di assoluto valore scientifico. A molti di loro adesso sotto stati apposti i sigilli, e non potranno più essere venduti.
I libri, secondo quanto riporta la testata giornalistica locale online, Brindisi Report, che cita fonti della stessa Guardia di Finanza, venivano venduti non solo in tante librerie sparse per la Penisola, ma anche sul sito internet dello stesso editore. Sicuramente a breve ci potranno essere ulteriori aggiornamenti sul caso in questione. Agli stessi distributori è stato tempestivamente segnalato il provvedimento di esecuzione di sequestro sulle opere in questione.