Una terribile tragedia familiare si è consumata nella tarda mattinata di ieri, 12 agosto, a Piazza Armerina, in provincia di Enna, precisamente in una macelleria. Secondo quanto riferito dalla stampa locale e nazionale, un uomo di 34 anni, Carlo Lo Monaco, ha ucciso il padre Armando, un 53enne. La vittima sarebbe stata colpita con diverse coltellate. Dalle pagine online di Repubblica si apprende che l'assassino era già conosciuto da tempo alle Forze dell'Ordine, in quanto a suo carico pendevano una serie di denunce: il soggetto pare avesse avuto anche trascorsi in forze politiche di estrema destra, mentre la sua pagina Facebook sarebbe piena di post relativi a teorie del complotto e massoniche.

Omicidio scaturito forse da conflitti tra i due

Al momento non sono chiare le cause che hanno portato il 34enne ad agire in questa maniera così truce e sconsiderata. Pare, almeno così si apprende dalle fonti di informazione, che tra i due le cose non andassero proprio per il verso giusto e che ci si siano stati dei dissidi. Proprio Armando, il padre quindi, sarebbe tornato da una vacanza negli scorsi giorni. L'azione criminosa si è svolta alla presenza di numerosi clienti dell'attività commerciale in questione. Carlo Lo Monaco avrebbe messo su una vera e propria sceneggiata ed entrando nella macelleria avrebbe fatto ad alta voce il nome del padre, poi, subito dopo, gli si sarebbe avventato contro.

Il dramma si è consumato davvero in pochissimi minuti, quella del giovane Lo Monaco sarebbe stata un'azione fulminea. Dopo essere stata colpita, la vittima si è accasciata a terra. Inutili i soccorsi prestati tempestivamente all'uomo. L'omicida è stato raggiunto poco dopo dalle Forze dell'Ordine che sono accorse sul posto ed hanno eseguito i rilievi del caso, facendogli scattare le manette ai polsi.

Le indagini su questo assurdo caso di cronaca nera continueranno sicuramente anche nei prossimi giorni. Secondo il killer, il padre sarebbe stato colpevole di averlo vessato durante l'infanzia.

Carlo Lo Monaco e i suoi post

Come detto in apertura, la pagina Facebook dell'omicida sarebbe stata piena di post deliranti, in particolare contro i vaccini, l'immigrazione clandestina e la massoneria.

Per i suoi profili social il soggetto aveva scelto lo pseudonimo di Apophis Apep. Secondo quanto dichiarato sui social, lui era danneggiato da alcune personalità pubbliche del posto, poi si è scagliato anche contro Richard Gere e i migranti. A suo dire esiste un complotto per incentivare l'immigrazione africana e asiatica verso l'Europa. Poi, personalità del calibro di Gere, sempre secondo quanto affermato da Lo Monaco su Facebook, lavorerebbero per un fantomatico "piano Kalergi", il quale prende il nome da un filosofo austriaco negazionista dell'Olocausto. Anche su questi particolari l'autorità giudiziaria farà chiarezza.