Una terribile tragedia si è verificata nella mattinata di sabato scorso a Torre Borraco, una spiaggia che si trova a San Pietro in Bevagna, marina di Manduria, nel tarantino. Secondo quanto si apprende dalla stampa locale, un uomo di circa 80 anni, Nicola Polito, è deceduto mentre faceva un bagno nelle acque cristalline delle località marittima anticipata prima. La vittima viveva ormai da molti anni a Roma, dove si era rifatto una nuova vita. Negli scorsi giorni però si era recato nella sua Manduria per il solito periodo di vacanza estivo, ma qualcosa ieri non è andato assolutamente per il verso giusto.
Una volta arrivato al mare, l'uomo ha parcheggiato la sua vettura sulla litoranea, ha preso tutto l'occorrente, tra cui asciugamano e ombrellone, e si è recato sull'arenile per sistemare tutto. Dopo aver fatto ciò si è tuffato in mare, per poi accusare poco dopo il malore fatale. Il soggetto si trovava da solo in spiaggia.
Soccorsi immediati
A questo punto i bagnanti hanno notato il corpo del soggetto che galleggiava in acqua in maniera anomala. Alcuni di loro si sono avvicinati, e si sono resi subito conto della gravità della situazione. L'ottantenne è stato riportato a riva: le persone hanno provato a soccorrerlo, ma purtroppo ogni tentativo è risultato vano. Nel frattempo è stata allertata la sala operativa del 118 più vicina, la cui ambulanza è giunta a sirene spiegate a Torre Borraco.
Il personale sanitario gli ha praticato il massaggio cardiaco, nel frattempo è partita un'altra ambulanza da Taranto, la quale era dotata di personale medico a bordo. I medici però non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso della vittima. Secondo quanto riferito dai soccorritori ad uccidere l'uomo potrebbe essere stato un infarto.
Salma affidata ad una sorella manduriana
Il corpo è rimasto sulla spiaggia per oltre un'ora, fino a quando è arrivata la decisione del medico legale, Marcello Chironi, che viste le accertate cause della morte, infarto appunto, ha disposto che la salma venisse restituita alla famiglia in modo da porgere un ultimo saluto allo sfortunato bagnante.
La stessa è stata consegnata ad una sorella. Non è la prima tragedia che segna la cittadina tarantina: proprio a San Pietro in Bevagna, il mese scorso, si verificò un altro, assurdo dramma. Come si ricorderà, Annarita Massafra, una donna di 51 anni, venne investita da un'auto pirata mentre si trovava insieme alla cognata e a suo marito in via Egadi. La donna, purtroppo, non ce l'ha fatta, e difatti spirò dopo pochi giorni all'ospedale "Santissima Annunziata" di Taranto, dove era ricoverata in Rianimazione. Il dramma, anche in quell'occasione, segnò profondamente la comunità manduriana.