Una tristissima vicenda di presunti abusi su minori arriva questa volta dalla provincia di Savona, in Liguria, dove nelle scorse ore i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in regime di domiciliari a carico di un uomo del posto, il quale è stato raggiunto da un mandato di arresto europeo emesso dalla Polizia spagnola. Infatti, secondo quanto riporta la stampa locale e nazionale, il soggetto in questione si era recato insieme ad un'altra persona in Spagna alla fine dello scorso mese di luglio. L'altro soggetto coinvolto risiede in Svizzera, e quindi non risiede sul nostro territorio nazionale.
I due avrebbero portato con loro in vacanza i rispettivi figli, mentre le mogli sono rimaste a casa. Fin qui niente di strano, sennonché i due, secondo le autorità spagnole, proprio in vacanza avrebbe compiuto il misfatto sui propri figlioletti. Il periodo di vacanza è stato trascorso in un campeggio. Adesso le accuse sono tutte da confermare,
Decisione resterà per ora congelata
Nel frattempo l'avvocato difensore dell'uomo savonese, Nicoletta Luzzi, ha annunciato battaglia perché ritiene che gli inquirenti iberici abbiano preso un abbaglio. Il legale, nelle opportune sedi, è pronto a dimostrare l'innocenza del suo assistito. La Luzzi ha dichiarato ai media nazionali, in particolare al quotidiano La Stampa, che la famiglia dell'uomo è molto unita, e anche questo sarà un particolare che si intenderà dimostrare.
Per adesso comunque la decisione dei giudici resterà congelata, in quanto l'indagato ha già preannunciato che intende arrivare fino al ricorso in Cassazione. La Procura di Genova, su esplicita richiesta dei colleghi di Madrid, ha avviato un'indagine per circoscrivere meglio i fatti e stabilire eventuali responsabilità dei due uomini.
L'uomo che risiede in Svizzera nel frattempo è anche stato rimesso in libertà, in attesa dell'estradizione. Il bimbo del genitore savonese sarà pertanto sottoposto a delle perizie specifiche, sia mediche che psicologiche.
Due gli episodi contestati
Sarebbero due gli episodi che incastrerebbero i due padri. Gli stessi sarebbero stati raccontati proprio da alcuni testimoni.
Il primo, sempre secondo quanto raccolto dalle testimonianze, sarebbe avvenuto nella notte tra il 19 e il 20 luglio: in quell'occasione alcuni vicini di tenda dei due padri avrebbero sentito degli strani lamenti, nonché anche dei gemiti, riconducibili a presunti abusi. Stessa cosa si sarebbe verificata alcuni giorni dopo, precisamente nella notte tra il 22 e 23 luglio scorsi. Gli inquirenti comunque procedono con cautela (condizione essenziale in questi casi che vedono coinvolti minori), e difatti le generalità dei due indagati non sono state diffuse, questo per ovvi motivi di privacy. Sicuramente nei prossimi giorni ci saranno ulteriori aggiornamenti su questa vicenda, ancora ben lungi dall'essere chiarita definitivamente.