La vicenda giudiziaria di Tekashi 6ix9ine continua a far discutere in tutto il mondo. Il rapper, vera e propria star internazionale, che su Instagram vanta un seguito di oltre 14 milioni di supporter, è detenuto dal gennaio del 2019 in una prigione federale di New York, la sua città. A far scalpore nelle ultime ore è un dettaglio riportato da alcune note testate americane, come Complex e TMZ, secondo cui il rapper avrebbe ammesso anni di abusi e violenze domestiche, che si sarebbero consumate tra il 2011 ed il 2018.

Il processo, le accuse ed il pentimento

Daniel Hernandez, questo il vero nome dell'artista classe 1996, rischia una condanna a 47 anni di carcere: deve rispondere di accuse relative a reati federali gravissimi, come spaccio di droghe pesanti, rapina, ricettazione, affiliazione a gang criminali, possesso illegale di armi da fuoco e addirittura un tentato omicidio, fortunatamente fallito, che avrebbe commissionato.

Il rapper ha quindi deciso di collaborare con le autorità statunitensi, fornendo agli investigatori tutte le informazioni di cui è in possesso relativamente alla 'Nine Trey Gangster Bloods', sotto-struttura criminale della più nota gang dei Bloods, a cui ha ammesso di essere stato affiliato, in modo tale da ottenere un significativo sconto di pena, nonché l'ingresso nel programma di protezione testimoni.

Secondo alcune indiscrezioni, nella migliore delle ipotesi, potrebbe tornare in libertà già nel 2020.

Gli abusi sarebbero durati sette anni

Circostanze, quelle delle violenze domestiche, di cui si era vociferato molto nel recente passato, viste le ripetute denunce pubbliche della sua ex compagna, nonché madre di sua figlia. L'artista, però, ed è questo il dettaglio che sta indignando molti utenti online, non potrà essere perseguito per questi reati.

Stando infatti a quanto riportato dai media americani, i procuratori federali avrebbero accettato di non perseguire Hernandez, in virtù del sopracitato accordo di cooperazione. Una sezione dell'accordo includerebbe un elenco di reati commessi ed ammessi da 6ix9ine, per cui il Governo avrebbe accettato di non perseguirlo, tra questi anche le violenze domestiche.

Le denunce dell'ex compagna: 'Avevo il viso così gonfio che non potevo aprire gli occhi'

Le voci sulle presunte violenze domeniche di 6ix9ine erano iniziate a circolare all'inizio del 2019, in seguito ad un approfondimento del Daily Beast, inclusivo di alcune testimonianze di Sara Molina – questo il nome dell'ex compagna dl rapper – che avrebbe dichiarato di essere stata picchiata dall'artista per un periodo di ben sette anni, un lasso di tempo che coinciderebbe perfettamente con l'intervallo 2011-2018. La donna aveva parlato anche di un episodio ben circostanziato: un pestaggio a Dubai, descritto con queste parole: "Avevo il viso così gonfio che non potevo aprire gli occhi".

Nessun nome di vittima è stato però ancora menzionato in tribunale, di conseguenza non è possibile affermare che la vittima (o le vittime) in questione sia con certezza l'ex compagna del rapper, per quanto possa sembrare verosimile.

L'unica certezza, stando a quanto riportato da Complex, nonché dai numerosi giornali che hanno riportato la notizia nelle ultime ore, è che il rapper ha ammesso anni di abusi e violenze, ma non potrà essere processato per questo.