Anche Radio Maria se la prende con Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese che vorrebbe salvare il pianeta. La 16enne, ideatrice dei Fridays For Future ed organizzatrice del terzo Global strike for climate (lo "sciopero per il clima") è riuscita, con la sua tenacia, a scuotere le coscienze e a portare nelle piazze milioni e milioni di ragazzi. Ma la sua voglia di cambiare e di riprendersi il futuro sta suscitando critiche, persino dalla celebre emittente radiofonica cattolica.
Il post di Radio Maria
Venerdì, i giovani di tutto il mondo, in occasione del Global strike for climate, hanno sfilato per la difesa dell'ambiente e per la tutela del clima.
Ad ispirare i Fridays For Future, com'è noto, è Greta Thunberg. La giovane, che in più di un'occasione ha accusato - senza possibilità di appello - capi di stato e classe dirigente, sta dividendo l'opinione pubblica. Per molti è un'icona, un mito, ma per altri è un "burattino", "una ragazzina manipolata utilizzata per ottenere qualche punto politico in più". Tra i detrattori della 16enne, a sorpresa, c'è anche Radio Maria. L'emittente cattolica, con un post su Facebook - con una sorta di card-preghiera - ha invitato i ragazzi a non farsi ingannare dall'attivista svedese.
Nell'originale messaggio, Radio Maria, ha messo in relazione, rivolgendosi alla stessa Greta, temi diversi (e agli antipodi), domandandole: "Dopo che abbiamo buttato nella pattumiera Dio, ci preoccupiamo di salvare il pianeta?.
Dopo che permettiamo che vengano soppressi feti umani, proteggiamo i cuccioli animali?". La radio fondata nel 1982 ad Arcellasco d'Erba, vorrebbe anche sapere come sia possibile salvare la specie confondendo i generi o come si può pensare di salvare le foreste aiutando gli uomini a morire. Nella card, di cui non c'è più traccia sulla pagina Facebook, si fa notare che forse il volto dell'attivista 16enne, è più manipolato che indignato.
Don Luca Peyron difende Greta
Le parole di Radio Maria hanno scatenato un polverone social e non solo. In molti, anche con un pizzico di pungente ironia hanno commentato il post su Twitter. Nel mondo reale, invece, in difesa di Greta Thunberg è sceso in campo don Luca Peyron, delegato alla Pastorale universitaria di Torino, che con i giovani lavora e si confronta quotidianamente.
Il sacerdote, pur ammettendo le critiche alla 16enne, ha preso le distanze dalle posizioni espresse dall'emittente precisando che la giovane attivista potrà anche manipolata, ma allo stesso tempo il non voler comprendere i segni dei tempi e non avvicinarsi ai giovani per sostenerli ed aiutarli a crescere non rispetta gli insegnamenti della Vergine Maria. "Questo post non è in mio nome - ha affermato il parroco degli universitari - e Radio Maria non è la voce della Chiesa. In questo modo - ha attaccato - si fa del male alla Chiesa e anche a tutti coloro che provano ad annunciare Gesù in un mondo difficile ed ostile".