Il ritrovamento del cadavere di Blanca Fernandez Ochoa, avvenuto lo scorso 4 settembre, non ha sciolto i mille dubbi che circondano la morte della sciatrice, la prima e finora unica spagnola ad aver vinto una medaglia olimpica in questa disciplina, un bronzo, ad Albertville nel 1992. L’ex atleta, 56 anni, era uscita dalla sua casa ad Aravaca, quartiere alla periferia di Madrid, per fare un’escursione il 23 agosto senza portare con sé il telefonino.
Il giorno seguente era stata vista in un supermercato dopodiché era scomparsa nel nulla. Le ricerche avevano subito una svolta importante domenica primo settembre, quando i soccorritori avevano rinvenuto la sua Mercedes Classe A nera in un parcheggio utilizzato dai turisti all’interno del Parco regionale de la Cuenca Alta del Manzanares, vicino alla città di Cercedilla, nella Sierra de Madrid. L’attenzione delle forze dell’ordine si era quindi concentrata nei dintorni fino a quando, il 4 settembre non è stato trovato il suo corpo, ormai privo di vita, nella zona del Picco Peñota. Ora i risultati delle prime analisi gettano nuove ombre sul decesso di Blanca.
Le tracce di pillole nello stomaco
È il quotidiano El Mundo a rivelare la novità emersa durante l’autopsia. Nello stomaco dell’ex sciatrice erano presenti tracce di alcune pillole. In particolare si trattava delle compresse di un medicinale chiamato Sinogan. I residui di queste sostanze sono state immediatamente inviate all’Istituto tossicologico di Madrid per ulteriori accertamenti. In particolare si vuole verificare se la dose di farmaco assunta da Blanca possa essere stata letale. Il Sinogan, che ha come principio attivo la levomepromazina, fino ad alcuni anni fa era usato come sedativo per curare la psicosi o la schizofrenia essendo un derivato del primo rimedio contro queste patologie, apparso negli anni ’50, la clorpromazina.
Tuttavia si tratta di una sostanza ormai considerata obsoleta, tanto che gli psichiatri attualmente preferiscono altri tipi di trattamenti. A quanto pare l’atleta soffriva da tempo di depressione ed utilizzava farmaci specifici per combatterla.
Forse l’ex sciatrice stroncata da un infarto
Sempre secondo El Mundo gli inquirenti hanno disposto ulteriori esami sul cuore della vittima per capire se la 56enne sia stata uccisa da un infarto avuto nel pieno dell’escursione, mentre era da sola nel parco, e se il malore possa essere stato causato dalle pillole assunte. Serviranno diverse settimane per la nuove analisi. Nel frattempo i familiari di Blanca Fernandez Ochoa, che aspettano di poter riavere il corpo per poterne celebrare i funerali, hanno fatto sapere che l’ex sciatrice non aveva portato con sé le medicine in quella sua ultima tragica gita. Ad aumentare il mistero ci sono anche le contusioni presenti sul corpo e soprattutto sulla testa della donna. A quanto pare non sembrerebbero compatibili con una semplice caduta.