Sembrava una rapina finita in tragedia ed invece, dietro la morte di Luca Sacchi, personal trainer ucciso da un colpo di pistola davanti ad un pub di Roma, potrebbe esserci ben altro. Anastasiya Kylemnyk, fidanzata del 25enne, non sarebbe stata aggredita mentre era con lui, ma sarebbe arrivata dopo lo sparo. Per l'omicidio del giovane, nei giorni scorsi, sono stati arrestati Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, due ventenni romani.
Anastasiya potrebbe essere indagata
Anastasiya Kylemnyk, 25 anni, sarà interrogata nuovamente, alla presenza di un avvocato, in Piazzale Clodio.
Per ora non è accusata di nulla, ma nei prossimi giorni, il suo nome potrebbe finire sul registro degli indagati. La pm Nadia Plastina, infatti, come precisa anche il Corriere della Sera, non vuole concederle, in quanto testimone, la possibilità di non rispondere o mentire. La versione di Nastia (come si fa chiamare sui social) non ha convinto gli investigatori e anche la famiglia di Luca Sacchi starebbe prendendo le distanze dalla giovane.
Il racconto di Anastasiya presenta numerose incongruenze e lacune. Il suo racconto - sul quale stanno indagando i carabinieri del Nucleo investigativo e la Squadra mobile - non trova conferma nelle immagini riprese dal sistema di sorveglianza del quartiere.
Le videocamere, infatti, hanno filmato la Smart di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino arrivare in via Mommsen, ma non il momento in cui i due giovani avrebbero aggredito la ragazza con una mazza da baseball e le avrebbero strappato lo zainetto. Secondo un testimone, la giovane, sarebbe addirittura arrivata dopo lo sparo.
Un residente di via Franco Bartoloni, Elio, ha dichiarato che quando ha sentito un colpo di pistola era alla finestra a fumare: "Ho sentito bum - ha spiegato - e poi ho visto il corpo a terra di quel ragazzo.
Intorno a lui non c’era nessuno. Sono andato a chiamare mia moglie, ma quando siamo tornati, ancora non c’era nessuno con lui. Sarà trascorso almeno un minuto".
Tanti ancora i dubbi
Quella sera, Anastasiya, aveva davvero con sé uno zaino che le è stato rubato. Non è chiaro, però, cosa contenesse veramente. Fin da subito, gli inquirenti hanno ritenuto improbabile che dei balordi organizzassero addirittura un assalto armato per rapinare una studentessa.
Infatti, già dopo poche ore, si è scoperto che i due ventenni romani, sapevano che la borsa di Nastia conteneva molti soldi (forse duemila euro) divisi in due rotoli di banconote da 20 e da 50 euro, da utilizzare per l'acquisto, sembra, di quattro etti di erba.
Sembra che "all'affare", oltre alla 25enne, avrebbero dovuto partecipare anche tre persone. La giovane, dopo aver fatto controllare il contenuto della sacca agli intermediari, se l'è ripresa (in attesa della consegna) e, secondo gli inquirenti, ha eseguito, in qualità di tramite, una sorta di "procedura codificata". Agiva per conto di qualcuno? Luca lo sapeva o si limitava ad accompagnarla? Gli inquirenti che stanno vagliando tabulati telefonici e conti correnti bancari dei protagonisti, sperano di trovare al più presto delle risposte.