Una professoressa ha denunciato un ingiusto licenziamento dall'Istituto Kennedy, la Scuola paritaria di Roma in cui prestava servizio come docente di letteratura al triennio linguistico. Secondo la donna, le motivazioni per cui l'hanno mandata via sarebbero inconsistenti: per lei la decisione della scuola è stata dettata dalla sua transessualità.

Docente denuncia la scuola: sarebbe stata allontanata per discriminazione

Giovanna Cristina Vivinetto, la giovane insegnante, aveva iniziato il suo anno scolastico da appena due settimane in una scuola paritaria di Roma ed era stata assunta con un contratto a progetto che terminava il giorno 8 giugno.

Secondo le dichiarazioni della professoressa, il licenziamento sarebbe arrivato con motivazioni poco chiare e senza il preavviso dei quindici giorni previsto dalla legge. La causa del licenziamento sarebbe stata un'assenza di tre giorni per malattia, ma per la donna sicuramente ha influito il suo essere transessuale. Secondo la Vivinetto qualche genitore avrà saputo della sua condizione e si è andato a lamentare in presidenza, ignorando il fatto che, per legge, lei è considerata una donna.

Secondo quanto successo, la preside avrebbe convocato la professoressa in seguito alla sua assenza data da una febbre batterica e le avrebbe riferito che i suoi alunni si erano lamentati. La donna ha spiegato che i suoi alunni si sono sempre mostrati entusiasti per la sua presenza e hanno sempre dimostrato affetto nei suoi confronti, ma la preside ha risposto che i ragazzi sanno dire una cosa per un'altra.

Licenziata da una scuola di Roma: insegnante si sente vittima di una discriminazione

Giovanna Cristina Vivinetto, in un'intervista rilasciata a Fanpage, ha raccontato lo splendido rapporto con i suoi alunni. Alla notizia del licenziamento, gli allievi hanno espresso la loro vicinanza e solidarietà a Giovanna Cristina Vivinetto, attraverso messaggi in cui hanno espresso il loro dispiacere nel perdere una così valida insegnante.

Con lei si confrontavano, le confidavano episodi di bullismo che avevano subìto e uno di loro le aveva portato un quaderno di poesie scritte a mano. La Vivinetto si è sfogata in un lungo post su Facebook, spiegando le sue ragioni con tono pacato, ma molto chiaro, e denunciando la presunta ingiustizia che avrebbe subìto a causa di una discriminazione.

Secondo quanto dichiara la donna, prima della sua assunzione c'era stato un acceso confronto tra la preside (che si opponeva alla sua presenza tra i docenti) e la proprietaria della scuola (che premeva per la sua assunzione).

L'amministrazione scolastica non ha voluto commentare la vicenda, sostenendo che il licenziamento sia accaduto per giusta causa.