Ieri, mercoledì 16 ottobre, presso il liceo Gioberti di Torino la Guardia di Finanza ha effettuato un autentico blitz anti assenteisti. La notizia è riportata da tutti i più autorevoli quotidiani italiani. Una operazione anti furbetti quella che la GdF ha prodotto ieri mattina, durante lo svolgimento delle ore di lezione nel liceo Classico e Linguistico situato nel capoluogo piemontese. E sono subito scoppiate le polemiche per quella che rappresenta, probabilmente, una novità assoluta della lotta agli assenteisti nella Pubblica Amministrazione.
Cosa è successo ieri a Torino, nel liceo Gioberti
Come riporta il quotidiano "Il Corriere della Sera", l'operazione della Guardia di Finanza è durata la bellezza di quattro ore. Gli agenti delle Fiamme Gialle hanno invaso la sala docenti tra la preoccupazione del corpo insegnanti e del personale Ata dell'Istituto sito in Via S. Ottavio a Torino. Gli agenti avrebbero identificato tutto il personale del liceo al fine di confermare la presenza in servizio di tutti. Ai lavoratori che erano presenti durante il blitz, la Guardia di Finanza ha chiesto di identificarsi tramite presentazione del proprio documento di riconoscimento. Inoltre, sia docenti che personale Ata, sono stati costretti ad apporre una firma su un elenco con i loro nominativi.
Le reazioni
Il commento immediato del sindacato Cub Scuola mette subito in chiaro che l'operazione non è certo piaciuta ai rappresentanti dei lavoratori del comparto scolastico: "L'operazione è stata una perdita di tempo", questo il primo commento del sindacato che ha spiegato come documenti di riconoscimento da esporre e firme su un elenco sono cose inutili nel comparto, dal momento che in ogni scuola il controllo delle presenze prevede un doppio adempimento a carico dei docenti.
Prima di tutto, all'ingresso occorre bollare il badge di cui ogni docente è in possesso e poi occorre firmare la presenza sul registro elettronico. Un duplice controllo che rende l'operazione delle Fiamme Gialle solo una trovata pubblicitaria per dimostrare l'attenzione alla lotta all'assenteismo nelle Pubbliche Amministrazioni.
Il controllo degli agenti, da quanto si apprende da fonti interne alla scuola, hanno escluso che ci fossero motivi differenti dalla lotta ai furbetti, cioè eventuali reati da parte di qualcuno.
Natale Alfonso, coordinatore nazionale del sindacato Cub Scuola, si è detto sconcertato dal momento che quanto avvenuto ieri mattina al Liceo Gioberti, viene considerato – dal suo sindacato – una mancanza di fiducia nei confronti dei lavoratori dell'istituto. L'operazione è stata commentata anche dai rappresentanti delle Fiamme Gialle, secondo cui sarebbe stata una normale operazione ordinata dalla Autorità nazionale anti corruzione. Tra l'altro, la Guardia di Finanza ha precisato che il controllo è stato effettuato da agenti in borghese e solo dopo aver preventivamente avvisato il dirigente scolastico del Liceo. In pratica, una operazione che si è svolta in sala docenti, senza mettere in mezzo gli studenti.